24 febbraio 2025 – 11:45
La valorizzazione dei beni artistici e culturali a Torino è un compito che coinvolge attivamente la presidente della Consulta, Licia Mattioli. Pur mantenendo il solco tracciato dal predecessore Giorgio Marsiaj, la sua visione si distingue per un focus particolare sui giovani e sull’innovazione. La creazione della Consulta Giovani, composta da under 40 provenienti dalle 41 aziende aderenti, rappresenta un punto di svolta nella strategia di coinvolgimento delle nuove generazioni. Questo gruppo porta prospettive alternative e fresche, specialmente riguardo alla comunicazione digitale.Uno dei primi progetti in cui i giovani hanno partecipato attivamente è stato il recupero dei campi sportivi di Pietra AltaFalchera, con il supporto del socio Lavazza. L’obiettivo principale di Licia Mattioli è quello di ampliare il numero di soci e diffondere l’iniziativa anche nel Sud Italia, creando una rete capillare di consulenze sul territorio nazionale.La Consulta di Torino, fondata nel lontano 1987, rimane un punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale della città. Grazie a una serie di interventi strutturali e culturali, si mira a valorizzare siti storici come la Sacra di San Michele, Stupinigi e la Basilica di Superga. Il coordinamento tra enti pubblici e privati è fondamentale per garantire il restauro e la fruizione ottimale di questi luoghi simbolo.In particolare, sono stati stanziati fondi consistenti per migliorare l’accessibilità alla Sacra, inclusa la realizzazione dell’ascensore tanto atteso che sarà presto operativo. Per quanto riguarda Superga, l’uso della tecnologia BIM ha permesso una pianificazione dettagliata dei lavori necessari al recupero del sito.Anche la Palazzina di Caccia di Stupinigi beneficerà di importanti interventi grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Consulta. Il restauro dell’Appartamento di Carlo Felice è solo uno degli step previsti in un piano più ampio che prevede un completo restyling del complesso.Infine, progetti innovativi come l’abbellimento del giardino della Gam e l’utilizzo sostenibile dell’acqua dei Toret nella piazza Maria Teresa testimoniano l’impegno costante della Consulta nell’esplorare nuove soluzioni per arricchire il patrimonio artistico e culturale torinese.