La situazione attuale a seguito dell’esondazione del torrente Grand Eyvia ha reso incerto il ripristino del collegamento stradale tra Cogne e il fondo valle. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, ha sottolineato che è ancora troppo presto per stabilire una tempistica precisa, in quanto i corsi d’acqua sono ancora molto alti e occorre valutare con precisione l’entità dei danni subiti. Si rende necessario comprendere fino a che punto l’acqua si è spinta, quali sono le zone maggiormente colpite e se vi siano stati cambiamenti nel corso d’acqua stesso.Le priorità attuali riguardano il soccorso delle persone coinvolte, la ripristinazione della viabilità e dei servizi essenziali come l’acquedotto e le infrastrutture elettriche danneggiate. Inoltre, è fondamentale attivare le procedure di emergenza per consentire al territorio di operare con tempestività ed efficacia in questa fase critica.L’isolamento prolungato di Cogne avrebbe gravi ripercussioni sull’economia turistica locale, poicheeacute; il paese ai piedi del Gran Paradiso dipende fortemente dal turismo. È quindi cruciale agire con prontezza per consentire alla comunità di ripartire rapidamente e soddisfare la domanda turistica che caratterizza la zona nei prossimi mesi. Sia gli operatori che i turisti desiderano tornare all’attività normale al più presto possibile, pertanto è essenziale considerare questo aspetto nell’elaborazione dei piani di intervento e recupero post-emergenza.