Beppe Tosco reinventa le fiabe con un tocco moderno, trasformando i personaggi e le trame per coinvolgere il pubblico contemporaneo.
In Fiabe per far addormentare i nonni, Beppe Tosco rivisita in maniera esilarante alcune delle fiabe più celebri di tutti i tempi, ponendo al centro anziani protagonisti anziché bambini. Questa scelta insolita è motivata dall’idea che bambini e anziani abbiano molte somiglianze: entrambi fragili e talvolta sorprendentemente saggi. Il lettore si troverà ad affrontare storie dove anziani coraggiosi sfidano nemici malvagi e pericolose creature. Ad esempio, la nonnina Cappuccetto Rosso dovrà vedersela con un lupo vorace pronto a inghiottire tutto ciò che incontra. Tuttavia, grazie all’aiuto di un abile cacciatore, riuscirà a sconfiggere il male e a riportare in vita chi era stato inghiottito. In un’altra storia geniale, anziani musicisti partono per Brema a bordo di una Panda con il sogno di formare una band e cercare la felicità. Lungo il cammino, impareranno il valore dell’unione e riusciranno a scacciare dei briganti grazie alla loro determinazione. Nel racconto “Biancoghiaccio e le sette nonne”, remake di Biancaneve e i sette nani, le protagoniste Elide, Iride, Cleride, Omaride, Baffetta, Maiorca e Marilù dimostrano una combattività sorprendente nel fronteggiare la strega malefica:”Nessuno dovrebbe mai provocare troppo una nonna oltre certi limiti, altrimenti potrebbe scoprire il suo lato oscuro sotto l’apparenza dolce. Ad esempio, Iride e Cleride brandivano trinciapollai mentre Baffetta si difendeva con un cucchiaio di legno per polenta; Maiorca voleva colpire la strega con una pianta ma faticava a sradicarla”. Tra le altre opere di Tosco spicca “La notte delle spazzature viventi”, scritto insieme al figlio Francesco, un libro che promette avventure strabilianti tra rifiuti animati che prendono vita nella notte.
