La comunità di Cassola, e l’intera regione veneta, si appresta a celebrare la memoria di Stefano Farronato, figura emblematica di passione per la montagna e profonda connessione con la natura.
L’appuntamento per il rito di commiato è fissato per mercoledì pomeriggio nell’auditorium Vivaldi di San Giuseppe, luogo scelto per accogliere un afflusso umano previsto di ampia portata.
La tragica scomparsa di Stefano, avvenuta in Nepal assieme all’amico alpinista Alessandro Caputo durante il tentativo di scalata al monte Panbari, ha lasciato un vuoto palpabile.
La notizia, giunta nelle ultime settimane, ha scosso profondamente la sua terra natale, sottolineando la precarietà dell’esistenza umana e l’implacabile sfida che le vette presentano a chi le affronta.
Le ceneri di Stefano, dopo una cremazione avvenuta in Nepal, sono state riconsegnate alla terra veneta grazie all’amore e alla determinazione della sorella Martina e della compagna Angela, che hanno compiuto il viaggio di ritorno.
L’intera cerimonia si svolgerà in forma laica, espressione del pensiero e dei valori che hanno animato la vita di Stefano, sebbene, in segno di rispetto e consuetudine, sarà impartita una benedizione finale da parte di Don Stefano Caichiolo, ex parrocco di San Zeno, figura a lui vicina.
Il sindaco Giannantonio Stangherlin ha predisposto un dispositivo di accoglienza per garantire la partecipazione del maggior numero possibile di persone, prevedendo l’allestimento di un maxischermo nel giardino dell’auditorium per sopperire alla capienza limitata del teatro.
L’apertura della camera ardente è prevista per le ore 14:30, seguita dalla cerimonia di commiato alle 15:30.
La scelta di deporre l’urna contenente le ceneri nel cimitero di San Zeno, accanto alla tomba del padre Bertillo, scomparso pochi mesi prima, simboleggia il legame profondo con le proprie radici e la continuità di un affetto paterno che ha segnato in modo significativo il percorso di Stefano.
Il lutto cittadino, proclamato per l’intera durata delle esequie, testimonia il dolore condiviso dalla comunità e l’onore tributato a un uomo che ha saputo incarnare i valori di coraggio, perseveranza e amore per la natura, lasciando un’eredità di ispirazione per le generazioni future.
L’abbassamento a mezz’asta delle bandiere comunali e degli uffici pubblici rappresenta un gesto di profondo rispetto e cordoglio.







