mercoledì 24 Settembre 2025
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Venezia

Allagamenti e emergenza in Veneto: Zaia dichiara lo stato di emergenza.

Un’ondata di maltempo senza precedenti ha investito il Veneto nella serata di ieri, innescando una crisi che ha richiesto l’attivazione di un complesso sistema di risposta d’emergenza.

I Vigili del Fuoco hanno registrato novant’interventi, un numero che testimonia la gravità della situazione, con abitazioni, scantinati e strade sommersi dalle acque.
Parallelamente, la Protezione Civile regionale e le forze dell’ordine si sono mobilitate per affrontare le conseguenze immediate dell’evento meteorologico.
L’impatto più devastante si è concentrato nelle province di Padova, Rovigo e Venezia, aree particolarmente vulnerabili a questo tipo di fenomeni.
Di fronte alla portata dei danni, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha formalmente dichiarato lo stato di emergenza regionale, una decisione strategica volta a sbloccare risorse e velocizzare le procedure di assistenza al territorio.
Zaia ha sottolineato l’importanza di un rapido censimento dei danni, che sarà condotto congiuntamente dai tecnici regionali e dai sindaci, per definire con precisione le aree più colpite e le priorità di intervento.

Il fascicolo di emergenza rimarrà aperto e costantemente aggiornato in funzione dell’evoluzione meteorologica e delle sue ripercussioni.

Nello specifico, la provincia di Rovigo ha subito trenta interventi urgenti, con particolare intensità nei comuni di Badia Polesine, Trecenta e Porto Tolle.
Le squadre di soccorso, rinforzate da unità provenienti da Padova e Verona, hanno impiegato motopompe e idrovore per mitigare l’allagamento di garage e scantinati.

A Padova, quaranta interventi si sono concentrati su danni d’acqua, con le squadre di Padova, Cittadella e i volontari di Borgoricco impegnati nell’alta padovana e nella zona di Trebaseleghe.

Per supportare queste operazioni, sono stati inviati rinforzi con motopompe da Treviso e Vicenza.
Anche la provincia di Venezia ha richiesto venti interventi, concentrati nella zona di Mirano, Salzano e Noale.

L’evento è stato preceduto e caratterizzato da un sistema temporalesco particolarmente intenso, sviluppatosi attorno alle 23 sul Delta del Po, come evidenziato dalla Protezione Civile.

La stazione di Porto Tolle-Pradon ha registrato un’eccezionale intensità pluviometrica di 56,6 mm/h, un dato che illustra la violenza del fenomeno.

Successivamente, le precipitazioni si sono esaurite sui settori centro-meridionali, ma hanno persistito nelle Prealpi, nella pianura e lungo la costa nord-orientale, esacerbando la situazione.

Nonostante l’assenza di piogge nella maggior parte del territorio regionale stamattina, con l’eccezione di alcuni temporali localizzati tra Treviso e Spresiano e sulle Dolomiti occidentali, la situazione idrologica rimane sotto stretta osservazione.
Le previsioni meteorologiche indicano una probabilità elevata di rovesci e temporali sparsi, a partire dalla pianura meridionale e in progressivo spostamento verso est/nord-est, con possibili intensità elevate.
L’attenuazione delle precipitazioni, prevista per il primo pomeriggio, sarà accompagnata da una diminuzione della bora, contribuendo a un graduale ritorno alla normalità.
La resilienza del territorio e la tempestività della risposta operativa saranno elementi chiave per affrontare le sfide immediate e ricostruire le aree colpite.

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