Nella quiete notturna del 16 novembre, un’operazione dei Carabinieri a Mestre, in provincia di Venezia, ha portato all’arresto di un uomo di 33 anni, di origine straniera, accusato di detenzione ingente di stupefacenti al fine di spaccio.
L’azione, frutto di un servizio mirato volto alla repressione del traffico di droga, si è sviluppata a seguito di un comportamento sospetto osservato dai militari.
L’attenzione dei Carabinieri è stata catturata da un individuo che si muoveva con apparente circospezione, trascinando dietro di sé un trolley di dimensioni significative.
L’atteggiamento dell’uomo, caratterizzato da nervosismo e reticenza, ha immediatamente destato i sospetti degli operatori.
La risposta evasiva fornita all’esplicita richiesta di indicare il contenuto del bagaglio, accompagnata dalla negazione di conoscere sia il contenuto materiale che il codice di sblocco del lucchetto, ha rafforzato il sospetto di un’attività illecita in corso.
L’immediato intervento dei Carabinieri, volto ad accertare il contenuto del trolley, ha permesso di rinvenire una quantità significativa di marijuana confezionata in due involucri sottovuoto.
Il peso complessivo della sostanza rinvenuta raggiungeva i 5,2 chilogrammi, una quantità che suggerisce un’organizzazione criminale radicata e strutturata nel traffico di droga.
La presenza di un telefono cellulare, presumibilmente utilizzato per coordinare le operazioni di spaccio, indica una rete di contatti e un sistema di comunicazione dedicato all’attività illecita.
Il valore di mercato stimato della marijuana, se immessa nel circuito dello spaccio al dettaglio, supererebbe la cifra di 40.000 euro, una somma considerevole che testimonia l’alto potenziale di guadagno derivante da questa attività criminale.
L’arresto del 33enne rappresenta un significativo colpo alla filiera dello spaccio di droga nella zona di Mestre e contribuisce a tutelare la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini.
L’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia, in attesa del processo e dell’applicazione della pena prevista dalla legge.
Le indagini sono in corso per accertare le connessioni dell’uomo con altre figure coinvolte nel traffico di stupefacenti e per ricostruire l’intera rete di distribuzione.







