lunedì 13 Ottobre 2025
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Bambino morso da Pastore del Lagorai: paura a Nervesa.

Un tragico episodio ha scosso la quiete di Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, dove un bambino di tre anni ha subito lesioni al volto a seguito di un morso inflitto da un Pastore del Lagorai.

L’accadimento, avvenuto all’interno dell’abitazione del nonno, solleva interrogativi complessi sulla gestione della convivenza tra bambini e cani, e sulla responsabilità che ne consegue.

L’animale, maschio di circa due anni e mezzo, era in possesso della compagna del nonno ed era regolarmente sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie per legge.

Nonostante questo, un momento di gioco apparentemente innocuo si è trasformato in un evento traumatico, causando lacerazioni al labbro e nella zona perioculare dell’occhio sinistro del piccolo.

La rapidità di risposta dei soccorsi è stata cruciale.
L’équipe del Suem 118 di Montebelluna, prontamente intervenuta, ha valutato la situazione e, vista la delicatezza delle lesioni e la necessità di un’assistenza specialistica immediata, ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso.
Il trasporto d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso ha garantito al bambino l’accesso a cure avanzate e alla supervisione di un team medico qualificato.
Fortunatamente, le condizioni del bambino non destano preoccupazioni per la sua vita, sebbene le lesioni richiedano trattamenti e monitoraggi postumi.
L’episodio riapre un dibattito importante: la sicurezza dei minori in presenza di animali domestici.
La razza Pastore del Lagorai, pur essendo generalmente considerata buona con i bambini, come con tutti i cani, necessita di una corretta socializzazione fin dalla tenera età e di un addestramento mirato a garantire un comportamento equilibrato e prevedibile.

La presenza di bambini, con la loro naturale curiosità e i loro movimenti a volte imprevedibili, richiede una vigilanza costante da parte degli adulti, e una comprensione profonda del linguaggio corporeo e delle reazioni dell’animale.
Oltre agli aspetti immediati legati all’intervento di soccorso e alla cura del bambino, l’incidente pone interrogativi sulla responsabilità del proprietario del cane, sia in termini di addestramento che di supervisione, e sulla necessità di promuovere una cultura della prevenzione e della consapevolezza, che tenga conto della vulnerabilità dei bambini e del potenziale rischio associato alla convivenza con gli animali.
L’episodio potrebbe portare a ulteriori indagini per accertare le dinamiche dell’accaduto e valutare eventuali responsabilità.

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