La Questura di Padova ha disposto la sospensione della licenza commerciale relativa a un bar situato in via Roma, nel comune di Vigodarzere, gestito da cittadini di origine cinese.
Questa misura, presa dal Questore Marco Odorisio, rappresenta una risposta a una escalation di problematiche che hanno progressivamente eroso la serenità e la sicurezza della comunità locale, configurando una situazione di allarme sociale.
La decisione non si limita a una risposta isolata, ma si inserisce in un quadro più ampio di preoccupazioni emerse da una serie di interventi delle forze dell’ordine e segnalazioni di natura allarmante.
I carabinieri di Vigodarzere, unitamente ad altre articolazioni delle forze di polizia, hanno ripetutamente operato presso il locale per gestire episodi di disordini, controlli sugli avventori e per contrastare attività illegali.
La gravità della situazione è stata acuita da fatti specifici, tra cui l’individuazione, il 16 ottobre, di un cliente sorpreso a vendere sostanze stupefacenti (cocaina) nelle immediate vicinanze del bar.
Precedentemente, il 24 settembre, un controllo aveva rilevato il possesso di stupefacente da parte di due individui stranieri all’interno del locale.
Questi episodi di natura illecita non sono gli unici elementi contestati.
Le indagini hanno fatto emergere una serie di violazioni relative alla somministrazione di alcolici, tra cui una sanzione inflitta il 1° settembre per aver venduto alcolici a un minorenne.
Un altro episodio, risalente al 13 luglio, ha visto i carabinieri intervenire per sedare una lite violenta, con il coinvolgimento del coniuge della titolare, in possesso di un’arma da taglio.
Questi comportamenti, unitamente all’abuso di alcol e alla generalizzata perdita di controllo, hanno contribuito a creare un clima di insicurezza percepibile da tutta la popolazione.
La mancata adesione del bar al protocollo d’intesa stipulato tra le autorità locali e le associazioni di categoria, volto a prevenire comportamenti illegali e situazioni di pericolo all’interno e nei pressi degli esercizi commerciali, rappresenta un ulteriore elemento a carico del locale.
Tale protocollo prevede la collaborazione tra esercenti e forze dell’ordine per garantire un ambiente sicuro e rispettoso delle normative.
L’assenza di tale adesione dimostra una mancanza di responsabilità e una scarsa propensione al rispetto delle regole da parte della gestione.
La sospensione della licenza, pertanto, si configura come una misura di fermo, volta a tutelare la sicurezza pubblica, a ristabilire l’ordine e a dissuadere comportamenti che ledono il bene collettivo.
La Questura ha espresso la volontà di monitorare attentamente la situazione e di valutare, in futuro, la possibilità di una nuova valutazione della concessione, subordinata all’adozione di adeguate misure correttive e alla dimostrazione di un reale impegno nel rispetto della legalità.
La decisione testimonia l’impegno delle autorità a contrastare fenomeni di degrado e a garantire la vivibilità del territorio.







