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Black Flight: Scoperti evasori fiscali nel settore dell’aviazione privata.

Un’operazione di contrasto alla criminalità finanziaria, denominata “Black Flight”, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona, ha svelato un sofisticato sistema di elusione fiscale nel settore dell’aviazione privata.

L’indagine, che si è protratta per diversi anni, ha portato alla luce l’evasione di imposte erariali relative ai voli non di linea, comunemente noti come aerotaxi, per un importo complessivo che supera i tre milioni di euro.

L’attività di investigazione, condotta dai militari del Gruppo di Villafranca, ha richiesto un’analisi meticolosa di un volume enorme di dati relativi a migliaia di voli effettuati tra il 2022 e il 2025 attraverso l’aeroporto Valerio Catullo.
I controlli hanno coinvolto 222 compagnie aeree, sia di nazionalità italiana che straniera, operanti nel comparto dei servizi di aerotaxi, un settore caratterizzato da una crescente domanda di flessibilità e personalizzazione nel trasporto aereo.
I finanzieri hanno utilizzato strumenti di analisi avanzata, incrociando sistematicamente le informazioni derivanti dal monitoraggio del traffico aereo con i dati estratti dalle banche dati istituzionali.

Questo approccio ha permesso di ricostruire il percorso di oltre 11.500 passeggeri su più di 3.000 voli privati, identificando con precisione le irregolarità nella riscossione dell’imposta erariale.

L’imposta in questione, di importo variabile a seconda della distanza percorsa (inferiore o superiore a 1.500 km), è prevista dalla normativa vigente come tributo specifico applicato ai voli non commerciali e destinato a finanziare interventi di tutela ambientale.
Il mancato versamento di tale imposta, perpetrato dalle compagnie aeree coinvolte, costituisce una grave violazione delle normative fiscali e un danno significativo per le risorse destinate alla protezione dell’ambiente.

Le irregolarità rilevate, comprensive delle sanzioni previste per l’evasione fiscale, sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate per i successivi accertamenti e recuperi.
L’operazione “Black Flight” non solo quantifica l’evasione fiscale, ma evidenzia anche la necessità di rafforzare i controlli nel settore dell’aviazione privata, un comparto in continua evoluzione e spesso caratterizzato da schemi complessi che possono favorire l’elusione fiscale.
Il tributo, introdotto nel 2011, riflette l’impegno dello Stato a internalizzare i costi ambientali associati all’attività aeronautica, promuovendo al contempo un modello di sviluppo più sostenibile.
La complessa indagine pone l’accento sulla responsabilità delle compagnie aeree nel rispetto delle normative fiscali e sulla necessità di garantire la trasparenza e la tracciabilità dei servizi offerti, a tutela sia dell’ambiente che della collettività.

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