In una cornice di crescente tensione sociale e preoccupazione per il futuro del settore siderurgico italiano, il vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Marco Galateo, ha incontrato una rappresentanza di metalmeccanici presso il consiglio provinciale.
L’incontro si è svolto parallelamente alla persistente mobilitazione degli operai in piazza Magnago, testimoniando l’urgenza e l’intensità delle rivendicazioni.
Galateo ha espresso un fermo sostegno alle richieste dei lavoratori, riconoscendo il ruolo strategico dell’impianto bolzanino all’interno del panorama industriale nazionale, con particolare riferimento alla sua rilevanza per il comparto siderurgico.
L’occasione ha visto la firma, in presenza delle organizzazioni sindacali, del parere favorevole della Provincia al piano di investimenti proposto da Valbruna, un progetto cruciale per il rilancio di entrambi gli stabilimenti, quello di Vicenza e quello di Bolzano, e destinato all’approvazione da parte di Invitalia, l’agenzia governativa incaricata di promuovere lo sviluppo economico.
Questo piano di ingenti risorse, pari a 143 milioni di euro, rappresenta un tentativo di salvaguardare posti di lavoro e di rafforzare la competitività del territorio.
Nonostante questo segnale positivo, i sindacati hanno insistito sulla necessità di un cambio di rotta, sollecitando il ritiro del bando europeo che ha innescato la crisi.
La richiesta è quella di un tavolo di confronto inclusivo, che veda coinvolte tutte le parti interessate – management, lavoratori, rappresentanti istituzionali – al fine di trovare soluzioni condivise e durature.
L’ampia partecipazione alla manifestazione a Bolzano, con l’afflusso di circa 600 metalmeccanici provenienti dallo stabilimento di Vicenza, evidenzia l’interconnessione tra i due siti e la gravità delle potenziali conseguenze di una decisione di chiusura dell’impianto bolzanino.
I sindacati temono infatti un effetto domino che comprometterebbe anche la sopravvivenza del sito veneto, sottolineando la necessità di un approccio olistico e di una visione strategica a lungo termine per il settore.
La situazione rappresenta una sfida complessa per le istituzioni, richiedendo un equilibrio delicato tra interessi economici, responsabilità sociale e tutela del patrimonio industriale italiano.