Nel territorio trevigiano, il 2025 si configura come un anno di significativa espansione del settore dei servizi di acconciatura e estetica, caratterizzato da un incremento notevole di attività gestite da imprenditori di origine straniera.
Questa crescita, pur portatrice di dinamismo economico, ha parallelamente riscontrato un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, in particolare dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Treviso.
Dall’inizio di maggio ad oggi, le attività di verifica hanno portato all’esecuzione di ben 74 ispezioni, rivelando una rete di irregolarità che, nei casi più gravi, hanno comportato la segnalazione di responsabili all’autorità giudiziaria per presunto utilizzo di documenti falsi.
Le sanzioni applicate sono state conseguenti a violazioni relative a requisiti autorizzativi e procedurali, spesso riconducibili a una carente osservanza della normativa regionale, dei regolamenti comunali e delle specifiche disposizioni di settore.
Le violazioni più diffuse riguardano la carenza di figure professionali chiave, in particolare la mancanza del direttore tecnico qualificato, requisito imprescindibile per garantire la conformità delle attività.
Questa figura, infatti, è responsabile della supervisione tecnica e della conformità alle normative vigenti, e la sua assenza denota spesso una profonda lacuna nella gestione e nella consapevolezza delle obbligazioni legali.
L’impatto economico delle irregolarità è considerevole.
Oltre alle sanzioni amministrative, che hanno complessivamente raggiunto una cifra di circa 31.000 euro, sono state disposte misure di sospensione per sette saloni di acconciatura e due istituti di bellezza.
Il valore complessivo delle strutture, comprensivo di arredi e attrezzature, si aggira attorno a 1.900.000 euro, quantificando la portata finanziaria delle attività illecite.
Le azioni delle forze dell’ordine non si limitano alla mera repressione; esse mirano a garantire la tutela della salute pubblica, la sicurezza dei consumatori e la correttezza della concorrenza.
L’intensificazione dei controlli e la severità delle sanzioni sono un segnale chiaro dell’importanza di rispettare scrupolosamente le normative vigenti, promuovendo al contempo un settore professionale trasparente e di qualità, in grado di offrire servizi sicuri e competenti all’intera comunità.
La situazione evidenzia una necessità di maggiore sensibilizzazione e formazione nel settore, soprattutto tra gli imprenditori di nuova immigrazione, al fine di favorire l’integrazione economica e il rispetto delle regole del gioco.






