A Padova e nell’area di Cittadella e Tombolo, la Questura ha implementato un complesso sistema di misure preventive personali, coinvolgendo 24 individui tra i 15 e i 29 anni, inclusi otto minori, a seguito di un’indagine approfondita che ha svelato un quadro allarmante di dinamiche di bullismo strutturate e attività illecite che hanno insidiato la sicurezza della comunità.
L’azione, che ha portato all’emissione di 43 provvedimenti, rappresenta una risposta mirata a contrastare l’emersgere di fenomeni antisociali e a tutelare la legalità nel territorio.
La gravità dei reati contestati – lesioni aggravate, rapine, minacce, furti, possesso di grimaldi, porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, furti aggravati – sottolinea la necessità di interventi preventivi più stringenti.
Le misure adottate non si limitano a sanzioni immediate, ma mirano a interrompere cicli di violenza e devianza, offrendo al contempo opportunità di reinserimento sociale per i soggetti coinvolti.
Il sistema di prevenzione si articola su diversi livelli di intensità.
Vent’anni di avvisi orali fungono da primo monito, mentre nove fogli di via obbligatori impongono l’allontanamento dai comuni di Cittadella e Tombolo per un periodo di quattro anni, limitando la possibilità di reiterare comportamenti devianti nello stesso contesto territoriale.
Otto Daspo Willy, ispirati al modello di prevenzione introdotto a seguito della tragedia che colpì Willy Monteiro, rappresentano un ulteriore strumento di controllo, particolarmente efficace per contrastare fenomeni di violenza e aggregazione antisociale.
Cinque Daspo “fuori contesto” mirano a disarticolare reti criminali e a prevenire la commissione di reati in aree sensibili, mentre un singolo Daspo urbano, rivolto a un diciassettenne coinvolto in una rapina, evidenzia l’attenzione specifica verso comportamenti che mettono a rischio la sicurezza del trasporto pubblico.
Le indagini della Divisione di Polizia Anticrimine hanno rivelato una serie di condotte deliberatamente provocatorie e intimidatorie.
L’utilizzo di monopattini per irrompere in supermercati e negozi, compiendo atti vandalici e rubando merce, ha generato un clima di paura e insicurezza tra i commercianti e i clienti.
L’escalation della violenza, documentata soprattutto nel corso dell’ultimo mese, ha visto i gruppi di giovani aggredire verbalmente e fisicamente studenti delle scuole superiori, estorcendogli denaro e beni sotto minaccia.
Un episodio particolarmente grave ha visto un gruppo di sette individui costringere un coetaneo a comprare loro bevande in un bar, dopo averlo inizialmente minacciato e inseguito.
L’azione della Questura si configura dunque come una risposta articolata e proattiva, volta a ripristinare un clima di sicurezza e legalità, e a offrire ai giovani coinvolti l’opportunità di un percorso di riabilitazione e reintegrazione sociale.
Il monitoraggio costante e la collaborazione con le istituzioni locali e le famiglie rappresentano elementi chiave per il successo di questa complessa operazione preventiva.






