cityfood
cityeventi
domenica 26 Ottobre 2025

Castel d’Azzano: Vie Intitolate ai Carabinieri Caduti, Un Segno di Memoria e Riconoscenza

Il Comune di Castel d’Azzano (Verona) onora la memoria dei tre Carabinieri caduti il 14 ottobre, vittime di una tragedia che ha scosso profondamente la comunità.

L’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Elena Guadagnini, ha deliberato l’intitolazione di tre nuove vie cittadine a loro dedicato, un gesto simbolico che mira a perpetuare il ricordo del loro sacrificio e a trasmettere alle future generazioni i valori di dedizione, coraggio e servizio che li contraddistinguevano.

Le vie saranno intitolate al sottotenente Marco Piffari, 56 anni, figura di esperienza e competenza; all’appuntato Davide Bernardello, 36 anni, giovane promessa di futuro; e al maresciallo Valerio Daprà, 56 anni, un punto di riferimento per la sua professionalità e umanità.

La scelta delle localizzazioni, all’interno della zona di espansione residenziale del quartiere Bassette, risponde all’intento di creare un’area dedicata alla loro memoria, un luogo in cui la comunità possa riflettere sul loro valore e sull’importanza del loro ruolo nella salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico.
La procedura, come previsto dalla normativa vigente, ha richiesto l’avvio di una deroga alla legge sulla toponomastica, data la giovane data del decesso dei militari.
Questa iniziativa sottolinea l’urgenza e la sensibilità dimostrata dall’amministrazione comunale nel voler onorare immediatamente il loro sacrificio.
La richiesta di deroga è stata formalmente presentata alla Prefettura, a testimonianza del profondo rispetto e della necessità di accelerare l’attuazione di questa significativa intitolazione.

L’iniziativa nasce da una sollecitazione giunta dal Sindacato Italiano Militari Carabinieri (SIM), immediatamente dopo la tragedia.

Questa richiesta ha trovato ampio sostegno da parte di altre associazioni, comitati civici e rappresentanti della comunità locale, evidenziando il forte legame emotivo che unisce il territorio alla memoria dei Carabinieri caduti.

La tragedia, infatti, ha impresso una ferita profonda nel tessuto sociale, generando un sentimento comune di dolore e di necessità di commemorazione.
La vicenda si intreccia con le implicazioni legali che gravano sui fratelli Dino e Franco Ramponi, attualmente detenuti a Montorio, e sulla sorella Maria Luisa, ancora ricoverata in ospedale e accusata di aver innescato l’esplosione che ha causato il crollo del casolare.

L’intitolazione delle vie rappresenta un atto di rispetto verso le vittime e le loro famiglie, in contrasto con la gravità delle responsabilità penali che pesano sugli imputati, un monito per il futuro e un impegno per la giustizia.
L’azione amministrativa, dunque, si configura come un gesto di risarcimento morale e di sostegno alla comunità, segnata dal dolore e dalla necessità di riappropriarsi di un senso di sicurezza e di fiducia nel futuro.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap