venerdì 12 Settembre 2025
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Cervia, parte civile contro l’uomo responsabile della morte di Elisa Spadavecchia

La comunità di Cervia, profondamente scossa dall’irreversibile perdita di Elisa Spadavecchia, si è costituita parte civile nel procedimento legale contro Lerry Gnoli, l’uomo responsabile della sua tragica morte sulla spiaggia di Pinarella.

La decisione, formalizzata attraverso una deliberazione della giunta comunale, sottolinea un impegno a sostenere la famiglia della vittima e a perseguire attivamente l’accertamento completo e inoppugnabile della verità, elementi cruciali per ricostruire la dinamica degli eventi e adempiere a un dovere di giustizia.
L’amministrazione comunale ha affidato la gestione della costituzione di parte civile all’avvocato Chiara Rinaldi, esperta del foro di Bologna, supportata dal competente servizio legale interno.

Questo gesto, al di là del comprensibile impatto negativo sull’immagine turistica del territorio, riflette una volontà di assumere un ruolo attivo nel processo, collaborando con la Procura di Ravenna e fornendo supporto alla famiglia Spadavecchia in un momento di dolore incommensurabile.

Lerry Gnoli, attualmente in custodia cautelare, è accusato di omicidio colposo aggravato e violazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
La sua difesa, affidata all’avvocato Vittorio Manes, dovrà affrontare un quadro accusatorio che si basa su elementi di particolare gravità.
L’inchiesta condotta dalla Procura ha evidenziato, attraverso analisi tossicologiche, la presenza di cocaina nell’organismo di Gnoli, con un consumo recente, circostanza che aggrava ulteriormente la sua posizione.
La ricostruzione degli eventi indica che l’uomo stava operando un intervento di spianamento delle dune, un’attività non autorizzata e realizzata con una ruspa priva delle necessarie certificazioni e dotazioni di sicurezza.
La mancanza di delimitazione dell’area di lavoro ha contribuito a creare una situazione di pericolo, culminata nella tragica scomparsa di Elisa Spadavecchia.

L’azione civile intrapresa dal Comune di Cervia non si limita alla quantificazione del danno patrimoniale, ma mira a sottolineare la responsabilità dell’imputato in relazione alla violazione delle norme di sicurezza e alla mancata osservanza dei protocolli operativi.
Si tratta di un segnale forte per la collettività, volto a prevenire il ripetersi di simili tragedie e a ribadire l’importanza di un approccio rigoroso in materia di sicurezza sul lavoro, soprattutto in contesti aperti e frequentati come le spiagge.

La giustizia, in questo caso, non è solo una questione di risarcimento, ma un imperativo morale per onorare la memoria di Elisa Spadavecchia e restituire alla sua famiglia un senso di equità e di chiusura.

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