martedì 23 Settembre 2025
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Chikungunya a Verona: allerta zanzare asiatiche e interventi urgenti

L’attenzione della sanità pubblica veronese è stata recentemente focalizzata su un nuovo caso di Chikungunya, confermato dall’Unità Locale di Servizi Sanitari (ULSS) 9 Scaligera.
Questo episodio, seppur isolato, riaccende i riflettori sui rischi connessi alla presenza del vettore *Aedes albopictus*, la zanzara asiatica, particolarmente prolifica in aree urbane e periurbane del Veneto.

Il Sindaco Damiano Tommasi ha prontamente attivato la macchina amministrativa, emettendo un’ordinanza che autorizza e supporta interventi mirati di disinfestazione, essenziali per mitigare il rischio di ulteriore diffusione della malattia.

Le operazioni, programmate per la serata odierna e prosegue nei giorni successivi (24 e 25 settembre), interesseranno specifiche vie che attraversano i quartieri Borgo Milano e Saval, aree considerate prioritarie in base alla valutazione del rischio epidemiologico.

L’ordinanza non si limita a disinfestazione aerea.
Verranno implementati trattamenti larvicidi, volti a colpire le larve di zanzara in fase di sviluppo, e attività di eliminazione dei focolai larvali, con particolare attenzione a ristagni d’acqua, contenitori abbandonati e aree ad alta umidità che favoriscono la riproduzione del vettore.
Queste azioni preventive sono cruciali per interrompere il ciclo vitale della zanzara e ridurre la sua popolazione.

Il caso di Chikungunya a Verona rappresenta un campanello d’allarme che sottolinea la necessità di una gestione integrata del problema.
Questo approccio deve includere non solo interventi di controllo del vettore, ma anche un’efficace comunicazione al pubblico, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di adottare comportamenti responsabili, come l’eliminazione di accumuli d’acqua privata e la segnalazione di aree potenzialmente a rischio.
La malattia di Chikungunya, trasmessa dalla puntura della *Aedes albopictus*, si manifesta con febbre alta, dolori muscolari e articolari intensi, e può portare a complicanze a lungo termine, rendendo la prevenzione un imperativo sanitario.

La risposta tempestiva dell’amministrazione comunale, supportata dalle competenze sanitarie dell’ULSS, dimostra l’impegno a tutelare la salute della comunità veronese e a contrastare la diffusione di malattie trasmesse da vettori.

L’evento invita, inoltre, a una riflessione più ampia sulla necessità di rafforzare i sistemi di sorveglianza epidemiologica e di adattare le strategie di controllo del vettore in un contesto di cambiamenti climatici che favoriscono la proliferazione di specie aliene.

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