Davide Metal Bressan: un viaggio in bici verso la Telemark Week

Davide “Metal” Bressan, un nomade moderno in sella a due ruote, ha intrapreso un viaggio epico che sfida la stagione invernale e i canoni di convenienza.

Partito dal Veneto, il 39enne si è lanciato in un’odissea ciclistica attraverso le valli alpine, con destinazione Hintertux, in Tirolo austriaco, epicentro della Telemark Week.

Più che una semplice trasferta, si tratta di una dichiarazione di intenti, un inno alla resilienza e alla passione per una disciplina sciistica tanto affascinante quanto specialistica: il telemark.

La sua avventura non è frutto di un impulso, ma di un’ispirazione radicata nel contatto con altri appassionati che l’anno precedente avevano già osato questa folle impresa.
Quest’anno, la sfida si è intensificata con un manto nevoso precoce e generoso, che ha trasformato i prati del Talvera, nei pressi di Bolzano, in un paesaggio suggestivo e impegnativo.

Il contrasto tra la leggerezza della bicicletta e il peso dell’attrezzatura – sci, scarponi, tenda, sacco a pelo, fornellino, provviste – crea una dinamica interessante, un equilibrio precario tra uomo, macchina e natura.
L’itinerario, per un totale di circa 340 chilometri e un dislivello di 5.000 metri, è un crogiolo di difficoltà tecniche e logistiche.

Bressan non mira a una performance cronometrica, ma a una profonda immersione nell’ambiente alpino, una connessione tangibile con la sua passione per il telemark, uno stile che celebra la libertà di movimento e l’eleganza delle curve sulla neve.

La caviglia libera, elemento distintivo del telemark, simboleggia un approccio alla vita che rifiuta le costrizioni e abbraccia l’imprevisto.
La preparazione di Bressan va ben oltre l’allenamento fisico.
Ogni oggetto trasportato è stato scelto con cura, ottimizzato per il peso e la funzionalità, protetto in sacche stagne per resistere alle intemperie.

Il riparo notturno è improvvisato, un rifugio sotto le stelle, un’occasione per apprezzare la silenziosità delle montagne e la fragilità dell’uomo di fronte alla grandiosità della natura.

L’impresa di “Metal” Bressan trascende la semplice competizione sportiva; è un atto di resistenza contro la velocità e la superficialità, un richiamo all’essenzialità e alla bellezza delle piccole cose.
È un viaggio fisico che si traduce in un percorso interiore, un’esplorazione dei propri limiti e una celebrazione della passione che accende l’anima.

Il suo grido “Viva il telemark!” non è un semplice motto, ma un manifesto di una filosofia di vita che privilegia l’esperienza, la connessione con l’ambiente e la ricerca di un equilibrio tra sfida e contemplazione.

La neve, lungi dall’essere un ostacolo, diventa un compagna di viaggio, un elemento che amplifica la magia di un’avventura unica.

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