A Duna Verde, incantevole frazione di Caorle, la promessa di una zona pedonale protetta – un’oasi di sicurezza e fruibilità per residenti e turisti – si scontra quotidianamente con una persistente e inaccettabile violazione del divieto di accesso veicolare.
Lungi dall’essere una norma rigorosamente applicata, l’area pedonale, cuore pulsante della località, si trasforma in un percorso obbligato per veicoli di ogni genere: dalle consegne di routine a furgoni merci, dai camion della nettezza urbana a camion di trasporto, spesso di notevoli dimensioni.
L’episodio recente, che ha visto un bambino ciclista sfiorare la tragedia grazie all’intervento tempestivo del padre, è solo la punta dell’iceberg di una situazione che mette a rischio l’incolumità di persone, soprattutto bambini e anziani, e compromette la vivibilità di un contesto urbano dedicato al tempo libero e alla socializzazione.
La frequenza di questi eventi, documentata da un centinaio di fotografie raccolte tra luglio e agosto, testimonia la gravità e la sistematicità del problema.
La comunità locale, attraverso l’Associazione Proprietari di Duna Verde, ha più volte sollevato la questione, portando alla luce una profonda disillusione nei confronti dell’efficacia delle misure attuali.
I commercianti, che investono risorse e passione per creare un’esperienza turistica accogliente, si vedono quotidianamente costretti a gestire il disagio e la preoccupazione per la sicurezza dei propri clienti e dipendenti.
La persistente violazione del divieto di accesso veicolare non solo compromette la qualità della vita nella frazione, ma rischia di danneggiare l’immagine turistica dell’intera area.
L’amministrazione comunale di Caorle riconosce la problematica e si impegna a trovare soluzioni definitive, con l’intenzione di implementare una regolamentazione specifica.
Le prossime azioni prevedono un incremento dei controlli da parte della polizia locale, un intervento complessivo di riqualificazione urbana e l’introduzione di un sistema di videosorveglianza tramite telecamere posizionate strategicamente, un modello sperimentale già in atto nel centro di Caorle.
Tale sistema, se implementato con efficacia, potrebbe rappresentare uno strumento prezioso per monitorare il flusso veicolare e scoraggiare le violazioni, contribuendo a restituire a Duna Verde la serenità e la sicurezza che la sua vocazione turistica richiedono.
L’auspicio è che tali misure si traducano in un cambiamento concreto, garantendo il rispetto delle regole e la tutela della qualità della vita per tutti i presenti.