Egidio Meneghetti e la Resistenza: Padova ricorda l’80° anniversario

Fino al 18 dicembre, Palazzo del Bo a Padova ospita “Lottare per la libertà, resistere a Padova: Egidio Meneghetti, l’Università, la città”, un’esposizione che si configura come un’occasione per ripercorrere una stagione cruciale della storia italiana, intrecciando il destino individuale di un intellettuale impegnato con il ruolo dell’Ateneo e della comunità padovana nella lotta di Liberazione.

L’evento, concepito per commemorare l’ottantesimo anniversario della Liberazione e la prestigiosa medaglia d’oro al valor militare conferita all’Università di Padova – un riconoscimento senza precedenti per un’istituzione accademica italiana – si propone di illuminare le complesse dinamiche politiche, sociali e culturali che hanno segnato il periodo tra il 1943 e il 1945.

Al centro della narrazione si colloca la figura di Egidio Meneghetti, professore universitario e figura cardine nella Resistenza veneta.

Insieme a Concetto Marchesi e Silvio Trentin, Meneghetti fu tra i fondatori del Comitato di Liberazione Nazionale Regionale Veneto, un organismo che incarnò l’aspirazione alla ricostruzione democratica e alla liberazione dall’oppressione.

La mostra, strutturata in due sezioni interconnesse, non si limita a tracciare la biografia di Meneghetti, ma ne indaga il percorso intellettuale e l’impegno politico, ponendolo in relazione con il contesto storico e le sfide del tempo.
La prima sezione ricostruisce il ruolo dell’Università di Padova durante i decenni che precedettero la Liberazione, dal fronte della Prima Guerra Mondiale, passando per le difficoltà poste dal ventennio fascista, fino al contributo attivo nella Resistenza.

Attraverso dodici pannelli documentali, si analizzano le scelte, i compromessi e le forme di opposizione messe in atto da docenti, studenti e personale amministrativo, svelando un quadro complesso e sfaccettato.
Si esplorano le tensioni tra l’autonomia dell’Ateneo e le pressioni del regime, le forme di collaborazione e di dissenso, le reti di solidarietà che si sono sviluppate tra i membri della comunità universitaria.
La seconda sezione, dedicata ai protagonisti della Resistenza padovana e veneta, si propone di restituire voce a coloro che, spesso rimasti nell’ombra, hanno contribuito alla lotta per la libertà.

Attraverso profili biografici dettagliati, si mettono in luce le motivazioni, le esperienze e i sacrifici di uomini e donne di diversa estrazione sociale e politica, evidenziando il ruolo cruciale delle donne nella Resistenza, spesso soppresso o marginalizzato nelle narrazioni ufficiali.
Il Cortile Nuovo, con il suo Atrio degli Eroi, commemora i 116 membri dell’Università caduti nella lotta al nazifascismo, di cui la stragrande maggioranza studenti, un monito potente contro l’oblio e un tributo al loro coraggio.

L’esposizione culmina con la presentazione della medaglia d’oro al valor militare, simbolo tangibile del riconoscimento alla prestigiosa istituzione, un’eredità preziosa da custodire e tramandare alle future generazioni.

La mostra, a ingresso gratuito, rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire la conoscenza di una pagina fondamentale della storia italiana e riflettere sui valori di libertà, democrazia e impegno civile che ne sono emersi.

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