domenica 17 Agosto 2025
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Venezia

Fegato alla veneziana arabo: un assaggio di Oriente a Aqaba.

Il profumo intenso delle cipolle caramellate, un canto familiare che evoca ricordi d’infanzia, si mescola all’aria densa di spezie e polvere del retroporto di Aqaba.

Non si tratta di un’aria veneziana, umida e salmastra, ma di un’aria mediorientale, calda e vibrante, che avvolge la piccola cucina di una trattoria locale.

Qui, Giuseppe Colasanto, funzionario europeo in missione in Giordania, si è imbattuto in una sorprendente rivisitazione del fegato alla veneziana, un piatto simbolo della tradizione culinaria lagunare.
La domanda che lo tormenta è semplice, eppure profonda: questo è davvero fegato alla veneziana, o si tratta di un’interpretazione araba, un’eco lontana di un passato condiviso? La storia è quella di un viaggio, non solo geografico, ma culturale, un intreccio di scambi commerciali, influenze reciproche e adattamenti creativi che hanno modellato la gastronomia di due mondi apparentemente distanti.

La ricetta, a prima vista, sembra fedele all’originale: cipolle tagliate sottilissime, rosolate lentamente nell’olio fino a raggiungere una dolcezza inconfondibile, a cui si aggiungono tocchetti di fegato.
Ma la deviazione, sottile e significativa, risiede nell’ingrediente principale: il fegato, qui di pollo anziché di vitello, escludendo categoricamente l’uso del maiale, un tabù nel mondo islamico.
E poi, un tocco inaspettato, una nota di freschezza e acidità che squarcia la grassezza del fegato e delle cipolle: il melograno, frutto simbolo della regione.

La presenza di questa cucina, nascosta in un labirinto di vicoli animati dal vociare dei venditori e dall’aroma del pane appena sfornato, è una testimonianza dell’eredità culturale che lega Venezia e il Mediterraneo orientale.

Venezia, infatti, non è solo una città europea: è “al-Medina-al-Bunduqiya”, la Città dei Fucili, un nome arabo che ne attesta l’importanza strategica e commerciale nel mondo islamico per secoli.
Colasanto, alla ricerca di esperienze autentiche, ha evitato volutamente i ristoranti turistici, preferendo l’atmosfera genuina di una locanda frequentata dalla gente del posto.

Aqaba, situata all’estremità meridionale della Giordania, è un crocevia di culture e un punto di partenza per la rivolta beduina contro l’Impero Ottomano, guidata dalla figura leggendaria di Lawrence d’Arabia.

Il piatto, per quanto rivisitato, risveglia in Colasanto un senso di nostalgia, un legame con le proprie radici.
Dimostra come la cucina, come le lingue, sia un linguaggio universale, capace di trascendere confini geografici e culturali, e di raccontare storie di incontri, di scambi e di adattamenti.

Un piccolo assaggio di fegato alla veneziana in Giordania, un promemoria potente della complessa e affascinante storia che lega l’Oriente e l’Occidente, un filo sottile che si intreccia attorno a una padella di cipolle caramellate e fegato di pollo.

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