Nell’ambito della provincia di Belluno, la crescente attenzione alla salvaguardia del patrimonio micologico locale ha portato, nel periodo compreso tra il primo luglio e l’oggi, ad un’intensificazione delle attività di controllo da parte del Corpo Forestale dello Stato.
L’impegno, volto a garantire il rispetto delle normative in materia di raccolta di funghi, si è concretizzato nell’emissione di ventiquattro sanzioni pecuniarie, per un ammontare complessivo di 2.700 euro.
Queste infrazioni, che coinvolgono raccoglitori non in possesso dei permessi necessari o che hanno superato le quantità massime consentite dalla legge, evidenziano una problematica complessa.
La raccolta di funghi, attività radicata nella cultura e nell’economia locale, presenta una dualità: da un lato rappresenta una tradizione secolare e una fonte di sostentamento per molti, dall’altro rischia di compromettere la biodiversità e la rigenerazione delle specie fungine se non regolamentata con rigore.
Per contrastare pratiche illegali e promuovere una raccolta sostenibile, il Corpo Forestale dello Stato ha implementato ben 140 servizi di controllo.
Questi interventi, mirati a tutelare le aree naturali più frequentate e vulnerabili, riflettono una strategia volta a sensibilizzare i fruitori del territorio e a dissuadere comportamenti scorretti.
L’intensificazione dei controlli non si limita alla mera repressione delle infrazioni, ma si inserisce in un quadro più ampio di gestione attiva del patrimonio forestale.
Tale approccio considera la raccolta di funghi non solo come un’attività ricreativa o economica, ma anche come un elemento cruciale per la salute degli ecosistemi montani.
La sensibilizzazione dei cittadini, l’educazione ambientale e la collaborazione con le comunità locali rappresentano, quindi, elementi imprescindibili per promuovere una fruizione responsabile del territorio e per garantire la conservazione delle risorse fungine per le generazioni future.
Le sanzioni inflitte, in questo contesto, si configurano come un campanello d’allarme volto a stimolare una riflessione più ampia sul rapporto tra uomo, natura e sostenibilità.