L’Istituto Oncologico Veneto (IOV) rafforza il suo impegno verso terapie all’avanguardia con l’inaugurazione di due nuove camere a bassa carica microbica, un investimento strategico per espandere significativamente le sue capacità trapiantologiche e abbracciare le terapie cellulari avanzate.
La cerimonia, presieduta dall’assessore alla sanità regionale, Manuela Lanzarin, sottolinea l’importanza di questa iniziativa per l’offerta sanitaria veneta.
L’attività di trapianto di cellule staminali presso l’IOV, operante dal 2006 all’interno del Reparto di Oncologia 1 di Padova, si è inizialmente concentrata su trapianti autologhi: una procedura complessa che prevede la raccolta e la reinfusione delle cellule del paziente stesso, dopo un’aggressiva chemioterapia.
Queste nuove camere, già in funzione, ottimizzano ulteriormente la sicurezza di questo approccio consolidato.
Tuttavia, l’incremento esponenziale della domanda di servizi trapiantologici, registrato sia a Padova che a Castelfranco Veneto, sia per tumori solidi che ematologici, ha reso urgente un’evoluzione del programma.
La necessità non si limita all’ampliamento quantitativo, ma soprattutto all’arricchimento qualitativo, con l’introduzione del trapianto allogenico (da donatore) e, soprattutto, con l’avvio di terapie cellulari avanzate, in particolare l’utilizzo di linfociti ingegnerizzati (CAR-T therapy e simili) per affrontare tumori solidi, un’area terapeutica in rapida evoluzione e di cruciale importanza.
L’adeguamento delle nuove camere, conformemente alle rigorose normative italiane ed europee, garantisce un ambiente controllato e sterile, essenziale per la manipolazione e l’infusione di cellule immunitarie modificate geneticamente.
Questo upgrade tecnologico permette all’IOV di superare i limiti attuali, aprendo la strada a trattamenti personalizzati e potenzialmente curativi per patologie oncologiche complesse.
“Con queste nuove camere,” afferma la Direzione Generale, Maria Giuseppina Bonavina, “l’IOV entra in una nuova era nella gestione del cancro, introducendo terapie finora inaccessibili ai pazienti veneti, in particolare per i tumori solidi.
Il nostro Istituto si distingue per l’avvio di un programma strutturato di terapie cellulari avanzate mirate a questa tipologia di neoplasie, un’area ancora inesplorata a livello regionale.
Questo rappresenta un investimento strategico per il futuro, volto a offrire ai nostri pazienti le migliori opportunità terapeutiche disponibili a livello globale.
” L’iniziativa testimonia l’impegno dell’IOV a rimanere all’avanguardia nella ricerca e nella cura del cancro, contribuendo a migliorare la qualità della vita e la sopravvivenza dei pazienti.