A distanza di quarantacinque anni dalla tragica scomparsa, la memoria di John Lennon continua a risuonare con forza e attualità nel tessuto culturale veneto, animando iniziative commemorative a Mestre e Treviso.
Le celebrazioni, che si dispiegano tra musica, riflessione e omaggio, testimoniano l’eredità profonda di un artista che ha trascendenza i confini della musica popolare per diventare un simbolo universale di pace, speranza e impegno civile.
La vigilia, il 7 dicembre, si apre a Treviso con un’atmosfera intima e spontanea presso il ristorante “Dai fioi al mercà”.
Un collettivo di musicisti locali, un invito aperto a chiunque vibri all’unisono con le note di Lennon e McCartney, si riunirà per una jam session corale, un flusso libero di interpretazioni che attinge al vastissimo catalogo dei Fab Four.
Non si tratta di una mera esecuzione, ma di una condivisione emotiva, un’improvvisazione collettiva che celebra il genio compositivo e l’impatto duraturo di Lennon e dei suoi compagni.
L’apice delle celebrazioni si concentra nell’8 dicembre, a Mestre, con “Give peace a chance! – John Lennon per la pace”, un concerto-evento al Teatro Corso.
La Magical Mystery Orchestra, formazione di consolidata esperienza nella rilettura accurata e rispettosa del repertorio beatlesiano, offre una performance che va oltre la semplice esecuzione musicale.
L’obiettivo è quello di esplorare la complessità dell’uomo Lennon, svelando le sfaccettature che lo hanno elevato a icona globale del pacifismo e dell’attivismo sociale.
L’impegno di Lennon per la pace non si limitò alla creazione di canzoni.
La sua voce si levò contro le ingiustizie, in favore dei diritti umani e per un mondo più equo, un messaggio che risuona ancora oggi con particolare urgenza.
La Magical Mystery Orchestra, affiancata dal coro dei Growin’Up Singers, guidato da Cesare Pasqualetto alle tastiere, e arricchita dalla partecipazione di Giorgio Schiavon al sax e Paolo Busolin alle percussioni, intende riproporre le sue opere più significative, sottolineando il loro profondo significato politico e sociale.
L’esperienza sensoriale dello spettacolo è amplificata dalla proiezione di immagini e video d’epoca, accuratamente selezionati da Martino Favalli, che contestualizzano la musica e illuminano il percorso artistico e umano di Lennon. Il foyer del teatro, prima dell’inizio del concerto, accoglie il pubblico con l’atmosfera vibrante di The Fab Duo, formato da Luca Pasqualetto e Paolo Busolin, che ripropongono alcuni dei classici del repertorio beatlesiano, innalzando l’attesa e preparando il pubblico a un’esperienza musicale e culturale intensa e commovente.
Le celebrazioni si configurano come un’occasione per riflettere sull’eredità di Lennon, riappropriandone il messaggio di speranza e di impegno per un futuro migliore.






