Un episodio di violenza domestica, con dinamiche radicate nel tempo, ha portato all’arresto di un uomo a Limena, grazie all’intervento dei Carabinieri di Sarmeola di Rubano.
La vicenda, scaturita da una chiamata urgente al 118, ha rivelato un quadro allarmante di abusi e intimidazioni subiti da una donna da parte del suo compagno, un cittadino di 43 anni originario dell’Europa orientale.
L’intervento dei militari è avvenuto a seguito di una segnalazione che descriveva una situazione di grave pericolo.
All’interno dell’abitazione, i Carabinieri hanno trovato la vittima in stato di forte agitazione, visibilmente scossa e con una ferita sanguinante al setto nasale, chiara testimonianza della violenza subita.
La donna, in preda all’angoscia, ha raccontato agli inquirenti di essere stata vittima di aggressioni e minacce di morte durante un alterco apparentemente banale, ma che si inseriva in un contesto molto più ampio e preoccupante.
Le dichiarazioni della vittima hanno dipinto un quadro di abusi reiterati e progressivi, che si sono protratti per tutta la durata della loro convivenza, iniziata nel 2024.
Un percorso di sofferenza che ha segnato profondamente la sua vita e che, ora, è stato interrotto grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine.
Il racconto dettagliato offerto alla polizia giudiziaria ha permesso di ricostruire la cronologia degli episodi violenti, evidenziando un crescendo di comportamenti aggressivi e intimidatori.
Dopo i primi soccorsi prestati dal personale del 118, la donna è stata trasportata in ospedale per le cure necessarie e per essere sottoposta a ulteriori accertamenti.
Il compagno, invece, è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova, è stato associato alla Casa Circondariale padovana, in attesa del processo.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, il Giudice, valutate le evidenze raccolte e la gravità dei fatti, ha convalidato la detenzione e ha disposto, nei confronti dell’uomo, una misura cautelare particolarmente incisiva: l’allontanamento dalla residenza familiare, con il divieto assoluto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati.
Tale provvedimento mira a garantire la sicurezza della donna e a prevenire ulteriori episodi di violenza, rappresentando un segnale forte contro la cultura dell’abuso e della sopraffazione all’interno del contesto familiare.
L’accaduto solleva, inoltre, importanti riflessioni sulla necessità di potenziare i servizi di supporto alle vittime di violenza e di promuovere campagne di sensibilizzazione per contrastare i fenomeni di maltrattamento domestico e di bullismo.