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Luce di Luna e Ciclo: L’Inquinamento Illumina un Allarme Riproduttivo

L’interferenza antropica sull’ambiente naturale sta erodendo una sincronizzazione ancestrale, un’eco biologica che lega i ritmi femminili alla danza celeste.
Uno studio recente, pubblicato su *Science Advances* e guidato dai ricercatori Sara Montagnese e Alberto Ferlin (Università di Padova) e Rodolfo Costa, rivela come l’inquinamento luminoso stia progressivamente indebolendo la correlazione tra il ciclo mestruale femminile e i cicli lunari.
Questa connessione, lungi dall’essere una mera curiosità aneddotica, suggerisce una profonda risonanza biologica tra l’organismo femminile e l’influenza gravitazionale e luminosa della Luna.

La ricerca, analizzando i dati di 176 donne che hanno accuratamente registrato l’inizio dei loro cicli mestruali per almeno due anni, ha evidenziato una chiara sincronizzazione fino al 2010, data che coincide con la diffusione europea della tecnologia LED e con l’uso massiccio di dispositivi mobili, entrambi fonti significative di luce artificiale notturna.
L’impatto di questa luce artificiale non si limita ad oscurare la luce lunare, ma agisce come un perturbatore endocrino, alterando la delicatezza degli equilibri ormonali che regolano il ciclo mestruale.

La sincronizzazione, un tempo osservabile in modo diffuso, si è ristretta a un periodo circoscritto, prevalentemente il mese di gennaio, quando le forze gravitazionali del sistema Sole-Terra-Luna raggiungono il loro apice.

Questa constatazione è stata corroborata dall’analisi dei dati di Google Trends, che ha rivelato una correlazione temporale tra le ricerche online relative a disturbi mestruali e i cicli lunari.
La diminuzione della sincronizzazione non è solo una questione di curiosità fisiologica.

Le implicazioni si estendono alla comprensione della fertilità femminile e alla sua preoccupante riduzione nel mondo occidentale.

Il ciclo mestruale, infatti, non è un evento isolato, ma è intimamente legato all’età della donna e alla sua capacità riproduttiva.
La luce artificiale, alterando la durata del ciclo, potrebbe contribuire a compromettere questo delicato processo.

È importante notare che questa sincronizzazione non è esclusiva degli esseri umani.

Molte specie animali, dagli insetti ai pesci, dai mammiferi marini agli uccelli, hanno evoluto strategie riproduttive legate alle fasi lunari, sfruttando la luce lunare per la navigazione, la caccia o l’accoppiamento.

Questa convergenza suggerisce una pressione selettiva a favore di meccanismi biologici che ottimizzano il successo riproduttivo in relazione ai ritmi naturali del pianeta.

La ricerca attuale apre nuove prospettive per investigare i complessi meccanismi che regolano la fisiologia femminile e solleva interrogativi cruciali sull’impatto dell’inquinamento luminoso sulla salute riproduttiva.
Ulteriori studi, focalizzati sull’analisi dei livelli ormonali, dei ritmi circadiani e dell’esposizione alla luce artificiale, potrebbero fornire una comprensione più approfondita di questa delicata interazione e suggerire strategie per mitigare gli effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana.

In definitiva, riscoprire e preservare questa connessione ancestrale con i ritmi lunari potrebbe rivelarsi fondamentale per il benessere delle generazioni future.

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