martedì 7 Ottobre 2025
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Metalmeccanici in Piazza: un grido d’allarme per Valbruna e l’economia locale.

La protesta dei metalmeccanici a Bolzano ha assunto i tratti di un grido d’allarme per la tenuta di un’economia locale radicata e per la salvaguardia di un patrimonio industriale di rilevanza nazionale.
Oltre duemila lavoratori hanno espresso la loro preoccupazione, riversandosi nelle vie cittadine in un corteo che, partendo dal cuore pulsante della zona industriale, ha raggiunto la sede della Giunta provinciale, in Piazza Magnago, per rendere tangibile l’urgenza della situazione.
La manifestazione, organizzata con forza dai sindacati, non si è limitata a una semplice richiesta, ma ha posto al centro un vero e proprio dilemma politico-economico.

L’obiettivo dichiarato è il ritiro immediato del bando europeo recentemente indetto dalla Provincia autonoma di Bolzano, un atto amministrativo percepito come una minaccia esistenziale per lo stabilimento Valbruna e, più in generale, per il tessuto produttivo della regione.

I sindacati rivendicano l’assegnazione diretta dell’azienda alla Valbruna, un gesto che, a loro avviso, rappresenterebbe la risposta più efficace per scongiurare la perdita di un’eccellenza italiana.
Il sentimento espresso dai manifestanti è intriso di una profonda consapevolezza del valore storico e sociale della Valbruna.
Non si tratta semplicemente di difendere 500 posti di lavoro, ma di preservare un pezzo di identità bolzanina, un punto fermo per la comunità e un esempio di impresa sana e duratura, sempre più rara nel panorama industriale italiano.

L’analogia con la Val d’Aosta, dove una decisione simile è stata evitata, sottolinea come la scelta della Provincia autonoma di Bolzano appaia anomala e potenzialmente dannosa.
La Valbruna incarna un modello di sviluppo basato sull’innovazione tecnologica e la specializzazione in un settore strategico, quello degli adesivi hot-melt.

La sua scomparsa non si tradurrebbe solo in una perdita di opportunità economiche, ma anche in un impoverimento culturale e in un danno reputazionale per l’intera provincia.
L’incontro successivo tra una delegazione di metalmeccanici e il vicegovernatore Marco Galateo rappresenta un momento cruciale.
La speranza è che il confronto possa portare a una revisione della posizione provinciale e all’apertura di un dialogo costruttivo, volto a trovare soluzioni alternative che tutelino gli interessi dei lavoratori e preservino il futuro della Valbruna.

La protesta dei metalmeccanici si configura dunque come un appello urgente alla responsabilità politica e a un ripensamento delle strategie di sviluppo economico, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane e garantire un futuro sostenibile per le comunità locali.

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