In risposta a crescenti preoccupazioni riguardanti la sicurezza urbana a Rovigo, il Prefetto Franca Tancredi ha promulgato un’ordinanza, frutto di un’attenta valutazione deliberata durante una sessione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Sottosegretario Nicola Molteni.
Questo intervento normativo, entrante in vigore il primo agosto e con scadenza fissata al trentuno ottobre, rappresenta una risposta mirata a fenomeni che erodono il diritto alla sicurezza e la vivibilità di aree strategiche del territorio.
L’ordinanza, improntata a un approccio preventivo e reattivo, definisce due aree specifiche – la stazione ferroviaria e le adiacenze, unitamente a Piazza Matteotti e le zone circostanti – come oggetto di particolare attenzione.
All’interno di questi perimetri, viene imposto un divieto di stazionamento a individui i cui comportamenti manifestino caratteristiche di aggressività, minaccia o insistente disturbo.
La definizione di “disturbo” non si limita a una mera fastidiosità, ma si estende a condotte che, per la loro natura e persistenza, neghino ad altri la possibilità di fruire pacificamente degli spazi pubblici.
Il provvedimento si rivolge in particolar modo a soggetti precedentemente segnalati alle Autorità Giudiziarie per reati connotati da un allarme sociale significativo e da un impatto diretto sull’ordine e la sicurezza pubblica.
L’ordinanza non si configura come una misura punitiva indiscriminata, bensì come un tentativo di prevenire l’escalation di comportamenti problematici, mirato a ripristinare un clima di sicurezza e a tutelare il diritto alla fruizione degli spazi pubblici da parte della collettività.
L’efficacia dell’ordinanza sarà amplificata dall’incremento dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine, che opereranno in sinergia con altri servizi e istituzioni, nell’ambito di un piano d’azione più ampio concordato a livello provinciale.
Tale piano, caratterizzato da un approccio integrato e multidisciplinare, prevede la collaborazione tra enti locali, servizi sociali, associazioni di volontariato e operatori del settore sicurezza, al fine di affrontare le cause profonde dei fenomeni di disagio sociale e di offrire alternative costruttive ai comportamenti devianti.
L’obiettivo ultimo è quello di promuovere una cultura della legalità e della convivenza civile, garantendo a tutti i cittadini la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e accogliente.