Il 16 ottobre si apre ufficialmente a Padova un percorso di profonda rilevanza per la comunità ecclesiale: l’indagine diocesana volta a riconoscere le virtù eroiche e la possibile santità di don Giovanni Nervo (1918-2013), figura chiave nella storia pastorale e sociale italiana.
L’avvio solenne, presieduto dal vescovo Claudio Cipolla, segna una tappa cruciale dopo un processo di valutazione che ha visto il favorevole parere della Conferenza episcopale Triveneta e l’approvazione del Dicastero per le Cause dei Santi.
L’editto promulgato dal vescovo Cipolla il 9 ottobre scorso ha formalmente annunciato alle parrocchie e ai fedeli l’intenzione di intraprendere questa complessa iter, affidando al diacono Francesco Armenti l’onere di postulazione, un ruolo delicato che richiede rigorosa scrupolosità e profonda conoscenza delle procedure canoniche.
L’atto, lungi dall’essere una mera formalità amministrativa, rappresenta un invito all’intera comunità a partecipare attivamente al discernimento della possibile santità di don Nervo.
L’inchiesta diocesana non è un giudizio sommario, ma un’indagine approfondita volta a raccogliere testimonianze, scritti e documenti che possano illuminare la vita, le opere e il messaggio di don Nervo.
Si invita quindi chiunque possieda informazioni, ricordi, lettere, appunti o qualsiasi altro materiale pertinente alla sua figura, a contattare il Tribunale diocesano di Padova, contribuendo così a ricostruire un quadro completo della sua esistenza.
Questo invito alla partecipazione attiva riflette la concezione della Chiesa come comunità di credenti chiamata a riconoscere e testimoniare i segni della grazia divina nella vita di coloro che l’hanno preceduta.
La sessione inaugurale, preparata dal responsabile dell’Ufficio diocesano per le Cause dei santi, mons.
Tiziano Vanzetto, sarà caratterizzata da un momento di preghiera e da una riflessione del vescovo Cipolla.
Seguiranno gli interventi del postulatore e di don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, che delineeranno il profilo di don Nervo, mettendo in luce il suo impegno sociale, la sua visione pastorale innovativa e la sua profonda spiritualità.
La nomina e il giuramento dei membri del tribunale, custodi della legalità e dell’imparzialità durante l’inchiesta, concluderanno la cerimonia, sancendo l’inizio formale del percorso.
Don Giovanni Nervo, figura precursore nell’attenzione alle fasce più vulnerabili della società, ha fondato Caritas Italiana e la Fondazione Emanuela Zancan, testimoniando un’incrollabile fede nella dignità di ogni persona.
L’apertura di questa causa di beatificazione e canonizzazione rappresenta non solo un riconoscimento del suo operato, ma anche un’opportunità per la Chiesa di riflettere sul suo esempio di carità, giustizia e servizio, valori imprescindibili per la costruzione di una società più giusta e fraterna.
L’inchiesta, quindi, si configura come un viaggio di fede e di speranza, un percorso di discernimento alla luce del Vangelo.






