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venerdì 14 Novembre 2025

Schio, perquisizione choc: droga, armi e stanza del crimine

Nella notte tra lunedì e martedì, un’operazione dei Carabinieri a Schio, in provincia di Vicenza, ha portato all’arresto di un giovane di 25 anni, residente a Santorso, e alla denuncia del padre, in un contesto che solleva interrogativi sulla gestione di armi e la diffusione di sostanze stupefacenti.

L’evento si inserisce in un quadro più ampio di crescente attenzione da parte delle forze dell’ordine nei confronti di dinamiche criminali legate allo spaccio e alla detenzione illegale di armi.
L’azione di controllo è partita da un pedinamento notturno, culminato nell’ispezione di un veicolo in cui viaggiavano quattro giovani.

Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto addosso al conducente, il 25enne, una quantità significativa di cocaina, quantificata in 8,88 grammi, elemento che ha immediatamente innescato un’indagine più approfondita.
La scoperta ha portato ad estendere la perquisizione al domicilio del giovane a Santorso, un’ispezione che ha rivelato una vera e propria “stanza del crimine”.
All’interno della camera del 25enne, gli agenti hanno fatto la macabra scoperta di una vasta scorta di stupefacenti: 80 pasticche di ecstasy, 3,45 grammi di Mdma in involucri pronti per la vendita, ulteriore cocaina, una minima quantità di hashish e una serie di oggetti riconducibili all’attività di spaccio.

Tra questi, due bilancini di precisione digitale, essenziali per la pesatura accurata delle dosi, e ingente somma di denaro contante, 310 euro, presumibilmente provento delle attività illecite.

Materiale per il confezionamento, pronto per la distribuzione, completava il quadro.

La scoperta più grave è stata la presenza di un fucile da caccia calibro 16, privo di qualsiasi identificazione, un’arma clandestina abilmente occultata sotto il letto, segno di un’intenzione deliberata di eludere i controlli e di commettere potenziali reati.

L’indagine non si è limitata al giovane arrestato.
Durante le verifiche, i militari hanno scoperto che il padre del 25enne deteneva abusivamente una doppietta calibro 12 e una carabina calibro 9, armi appartenute a un parente defunto e non regolarmente denunciate.

Questa circostanza ha portato alla sua denuncia in stato di libertà, evidenziando una potenziale negligenza nella gestione di armi da fuoco e possibili violazioni delle normative vigenti.

Il 25enne è ora agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, mentre la Procura di Vicenza ha richiesto un rito direttissimo per accelerare la procedura giudiziaria.
L’evento solleva interrogativi sulla rete di supporto e sulle dinamiche familiari che possono favorire la diffusione di attività illegali e sottolinea l’importanza di un controllo più rigoroso nella gestione delle armi da fuoco, al fine di prevenire potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.
L’operazione testimonia la costante attività di prevenzione e contrasto alla criminalità da parte delle forze dell’ordine, impegnate a tutelare la legalità e la sicurezza dei cittadini.

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