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venerdì 24 Ottobre 2025

Soccorso in Adriatico: Peschereccio in difficoltà, intervento a tutto campo

Nel cuore dell’Adriatico, a venti miglia nautiche di distanza dal promontorio di Pila, presso Porto Tolle, una complessa operazione di soccorso ha visto protagoniste diverse componenti delle forze di soccorso, mettendo in luce la delicatezza e la rapidità necessaria in situazioni di emergenza in mare.
Un membro dell’equipaggio di un peschereccio, improvvisamente colpito da acuti dolori addominali, ha richiesto assistenza, innescando una catena di eventi che ha coinvolto la Guardia Costiera di Venezia, i Vigili del Fuoco e il Suem 118.

La comunicazione della situazione di pericolo è giunta alla Capitaneria di Porto di Chioggia attraverso un sofisticato sistema satellitare di bordo, un esempio della crescente dipendenza dalla tecnologia per la sicurezza marittima, soprattutto in aree operative spesso isolate e caratterizzate da condizioni meteorologiche imprevedibili.
La tempestività del segnale, cruciale in contesti come questo, ha permesso l’attivazione immediata del protocollo di soccorso.

La Guardia Costiera di Venezia, agendo con precisione, ha mobilitato l’unità navale Cp 833, una motovedetta dotata di capacità di intervento rapido, e ha richiesto il supporto aereo dei Vigili del Fuoco, evidenziando la necessità di una risposta polivalente per affrontare al meglio l’emergenza.
La scelta di impiegare un elicottero ha permesso di superare le limitazioni imposte dalle condizioni del mare e dalla distanza dalla terraferma, ottimizzando i tempi di trasporto del paziente.

L’intervento è stato reso particolarmente complesso dalla necessità di recuperare il marittimo direttamente dalla nave in navigazione.

Un sommozzatore altamente specializzato, impiegando un sistema di verricello, si è calato a bordo del peschereccio, stabilizzando il paziente e preparandolo per il trasferimento.
Questa manovra, che richiede un’elevata competenza tecnica e una perfetta coordinazione, testimonia la preparazione e l’efficacia delle squadre di soccorso.
Il trasporto d’urgenza del marittimo a Porto Viro, in provincia di Rovigo, ha rappresentato la fase conclusiva dell’operazione.

Qui, il paziente è stato immediatamente affidato alle cure del personale del Suem 118, per una valutazione medica approfondita e un trattamento tempestivo.

L’evento sottolinea l’importanza di una rete di soccorso integrata, capace di rispondere rapidamente a qualsiasi emergenza in mare, garantendo la sicurezza e il benessere degli operatori del settore ittico, spesso esposti a rischi e condizioni di lavoro impegnative.

La collaborazione tra diverse istituzioni, supportata da tecnologie avanzate e personale altamente qualificato, si è rivelata determinante per il successo dell’intervento, mettendo in luce la fragilità umana di fronte alla potenza del mare.

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