mercoledì 24 Settembre 2025
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Sorpassometro ad Acquappesa: Altvelox denuncia e chiede un’indagine.

L’associazione Altvelox, con sede a Belluno, ha sollevato un’ondata di contestazioni legali nei confronti dell’amministrazione comunale di Acquappesa (Cosenza) e delle autorità provinciali, preannunciando un’indagine complessa e potenzialmente di ampia portata.
Il presidente dell’associazione, Gianantonio Sottile, ha formalmente presentato una denuncia alla questura di Belluno, coinvolgendo direttamente il sindaco e il dirigente della polizia locale di Acquappesa, il prefetto e il viceprefetto della provincia di Cosenza.

Al centro della disputa si erge il “Sorpassometro”, un sistema tecnologicamente avanzato, recentemente installato il 4 agosto lungo un tratto della Strada Statale 18 ad Acquappesa, progettato per monitorare e segnalare manovre di sorpasso non conformi al codice della strada.

Il dispositivo, presentato come strumento di sicurezza stradale, è ora al centro di accuse di irregolarità che ne mettono in discussione la legittimità e l’affidabilità.

Le contestazioni avanzate da Altvelox non si limitano a semplici rilievi procedurali.
Sottile ha specificato una serie di presunti reati, che spaziano dalla truffa alla frode nei confronti della pubblica amministrazione, passando per la falsificazione di documenti ufficiali e la resistenza agli atti d’ufficio.
La denuncia è particolarmente grave perché implica un potenziale coinvolgimento di figure istituzionali di spicco, accusate di aver agevolato l’installazione e l’utilizzo del Sorpassometro senza le dovute certificazioni di omologazione.
La questione sollevata non riguarda solamente la legalità formale dell’installazione, ma investe profondamente la trasparenza e la correttezza delle procedure di appalto e controllo qualità.
Altvelox sospetta che l’affidamento dei lavori e la successiva messa in funzione del dispositivo siano stati caratterizzati da irregolarità, che potrebbero aver causato un danno economico e di immagine alla collettività.
L’indagine promessa dalle autorità giudiziarie si preannuncia complessa, richiedendo un’analisi approfondita della documentazione relativa all’appalto, delle certificazioni tecniche del Sorpassometro e dei rapporti tra l’amministrazione comunale, le autorità provinciali e i fornitori del dispositivo.

Il caso potrebbe avere ripercussioni significative non solo per gli amministratori coinvolti, ma anche per la credibilità stessa dell’utilizzo di tecnologie di rilevamento automatizzato sul territorio nazionale, sollevando interrogativi sull’efficacia e la trasparenza di tali sistemi.

La vicenda pone l’accento sulla necessità di garantire il rispetto rigoroso delle normative e dei controlli di qualità in ogni fase dei progetti di sicurezza stradale.

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