Il Congresso nazionale forense, inaugurato oggi al Teatro Regio di Torino, ha aperto i suoi lavori con un momento di profonda commozione e rispetto.
Un omaggio solenne, dedicato ai carabinieri caduti in servizio a Castel D’Azzano, ha preceduto la sessione inaugurale, un gesto che ha voluto sottolineare il debito che la comunità scientifica e legale ha nei confronti di coloro che quotidianamente si sacrificano per garantire sicurezza e legalità.
Il presidente Francesco Greco, con parole dense di significato e accolte da un’ovazione sentita, ha espresso la vicinanza del mondo forense all’Arma dei Carabinieri e, più in generale, a tutte le forze di polizia.
Questo non è un semplice atto di cortesia, ma un riconoscimento tangibile del ruolo cruciale svolto da questi uomini e donne, che si espongono a rischi considerevoli per la salvaguardia della collettività.
Il sacrificio dei caduti sul lavoro, come quelli ricordati a Castel D’Azzano, rappresenta una ferita profonda e un monito costante.
La loro perdita non è soltanto una tragedia individuale, ma un danno irreparabile per l’intera nazione, un vuoto incolmabile che ci impone una riflessione seria sulle condizioni di sicurezza e sui protocolli operativi.
Il contesto attuale, segnato da crescenti tensioni sociali e da nuove forme di criminalità, rende ancora più urgente il sostegno e la valorizzazione delle forze dell’ordine.
La loro operatività si inserisce in un complesso sistema di protezione della legalità, che coinvolge non solo l’azione repressiva, ma anche la prevenzione, la mediazione e la promozione di una cultura della responsabilità.
Il Congresso forense, con la sua vocazione scientifica e multidisciplinare, si propone di contribuire a questo sforzo, attraverso la ricerca, la formazione e la condivisione di conoscenze e competenze.
L’analisi forense, applicata a indagini complesse e spesso delicate, rappresenta uno strumento fondamentale per la ricostruzione della verità, per l’accertamento delle responsabilità e per il rafforzamento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Ricordare i caduti non è solo un atto di pietas, ma un impegno a onorare la loro memoria agendo con rigore, professionalità e dedizione, al servizio della giustizia e della collettività, consapevoli del prezzo, a volte altissimo, che viene pagato per la tutela dei nostri valori democratici.
Il Congresso si apre quindi con questo spirito, con la ferma volontà di essere un momento di riflessione, di collaborazione e di impegno concreto per un futuro più sicuro e giusto per tutti.






