Un tragico incidente ha scosso Verona nel tardo pomeriggio, privando la città di una sua residente di 55 anni.
L’evento, avvenuto intorno alle 16:30 in via Torbido, una via di accesso strategica alla circonvallazione est veronese, ha visto una donna perdere la vita sotto le ruote di un autocarro articolato.
La vittima, di origine orientale, stava percorrendo la via quando è stata improvvisamente investita dal veicolo pesante, guidato da un conducente di nazionalità polacca.
Nonostante l’immediato intervento del personale medico del Suem 118, giunto tempestivamente sul posto, non è stato possibile fare altro che constatare il decesso, determinato da gravissime lesioni compatibili con un trauma da schiacciamento.
L’impatto ha avuto conseguenze fatali, evidenziando la vulnerabilità delle persone esposte al rischio in contesti di forte traffico veicolare.
La ricostruzione esatta della dinamica è ora affidata agli esperti del Nucleo Antinfortunistica della Polizia Locale di Verona.
L’indagine mira a chiarire le circostanze che hanno portato alla tragedia, analizzando fattori quali la velocità del veicolo, l’eventuale presenza di fattori ambientali (condizioni di visibilità, aderenza del manto stradale), e il rispetto dei segnali di precedenza da parte di entrambi i soggetti coinvolti.
Parallelamente, le Volanti della Polizia di Stato hanno collaborato per garantire la gestione della viabilità e la sicurezza della zona, assicurando un’efficace coordinamento delle operazioni di soccorso e dei rilievi tecnici.
L’incidente ha generato pesanti disagi alla circolazione, che è rimasta bloccata per diverse ore, necessarie per consentire agli investigatori di svolgere i rilievi sulla scena, raccogliere prove e documentare ogni dettaglio rilevante.
La tragedia solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza stradale, in particolare sulle vie di accesso alla città e sulla necessità di implementare misure preventive per ridurre il rischio di incidenti che coinvolgono pedoni e ciclisti, specialmente in aree ad alta densità di traffico.
Si rende quindi cruciale una riflessione più ampia sulla progettazione urbana, l’infrastruttura e le strategie di sensibilizzazione per promuovere una cultura della sicurezza stradale condivisa.







