sabato 2 Agosto 2025
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Tragedia in Dolomiti: escursionista austriaco muore in una caduta

Un tragico evento ha segnato le Dolomiti, mettendo in luce i rischi intrinseci che l’escursionismo in montagna comporta, soprattutto quando si affrontano sentieri impervi e condizioni ambientali variabili.

Un uomo di 79 anni, cittadino austriaco, ha perso la vita a seguito di una caduta in un punto particolarmente ripido del sentiero 514, che conduce al Rifugio Pian de Fontana.
La dinamica dell’incidente ha visto l’escursionista scivolare su un tratto roccioso, precipitando per una ventina di metri prima di arrestarsi a valle.
I compagni di cammino, intuendo la gravità della situazione, hanno prontamente lanciato l’allarme, innescando una complessa operazione di soccorso.
L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato immediatamente dispiegato per raggiungere la zona, trasportando a bordo un’équipe medica altamente specializzata.

La valutazione in loco ha evidenziato la possibilità di un politrauma, una condizione che rende compromessa la funzionalità di molteplici organi e tessuti.
Data l’impossibilità di un approccio via terra, l’uomo, ormai privo di sensi, è stato imbarellato e trasportato in elicottero verso una piazzola di emergenza situata nei pressi del Rifugio, dove sono state praticate le prime cure salvataggio.

Il trasferimento successivo all’ospedale di Belluno non ha tuttavia potuto evitare il decesso dell’escursionista, a poche ore dall’arrivo in struttura.
L’episodio, oltre alla tragedia personale, ha generato una giornata particolarmente intensa per i soccorritori alpini, che si sono trovati a gestire altre due emergenze.
Una donna di 54 anni, proveniente da San Pietro di Cadore, si è persa durante una breve passeggiata con un bambino di 7 anni, partendo dal Rifugio Monte Agudo.

La rapidità di risposta dei soccorsi, grazie alla possibilità di geolocalizzare la posizione della donna, ha permesso a una squadra congiunta del Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza di rintracciare e riaccompagnare madre e figlio al rifugio.
Parallelamente, un 79enne di Padova, escursionista smarrito lungo il sentiero 525 che conduce al Rifugio Sora’l Sass, ha richiesto assistenza.
Grazie alla possibilità di mantenere il contatto telefonico e di risalire alle sue coordinate, i soccorritori della Val di Zoldo sono riusciti a individuare l’uomo, riportandolo in sicurezza sul sentiero e assistendolo nella discesa verso la Val Pramper.
Infine, il Soccorso alpino di Cortina è intervenuto a seguito della segnalazione di un’escursionista 63enne, proveniente da Faenza, che si era infortunata slogandosi una caviglia.

Questi eventi, susseguitisi in poche ore, testimoniano la necessità di una preparazione adeguata, di una pianificazione accurata e di un’attenzione costante durante le escursioni in montagna, elementi fondamentali per ridurre al minimo i rischi e godere appieno della bellezza e della maestosità delle Dolomiti.
La tragedia austriaca, in particolare, invita a una riflessione più ampia sulla sicurezza dei sentieri e sulla necessità di informare i visitatori sui potenziali pericoli.

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