La quiete delle Dolomiti venete, un paesaggio di struggente bellezza, è stata tragicamente interrotta oggi dalla scomparsa di una settantiduenne proveniente da Venezia. L’evento, avvenuto in Val di Zoldo, ha spezzato la serenità di una passeggiata che si è trasformata in un lutto inaspettato.La ricostruzione degli eventi, fornita dal marito, testimone diretto dell’accaduto, dipinge un quadro di una breve sosta, un momento di riposo durante un percorso escursionistico. Mentre la donna si appoggiava a una staccionata a bordo sentiero, la struttura, apparentemente stabile, ha ceduto improvvisamente. La conseguenza è stata una caduta rovinosa in una scarpata di notevole altezza, stimata intorno ai sessanta metri.La rapidità con cui la tragedia si è consumata ha lasciato poche possibilità d’intervento. Nonostante l’immediata chiamata ai soccorsi, le squadre del Soccorso Alpino e della Centrale Unica di Emergenza (SUEM) si sono trovate a dover constatare il decesso dell’escursionista, un epilogo doloroso che ha reso vano qualsiasi tentativo di salvataggio. La salma è stata successivamente recuperata con la massima cura e rispetto.L’incidente solleva interrogativi sulla manutenzione e la sicurezza dei sentieri montani, un tema cruciale in un territorio frequentato da escursionisti di ogni età e preparazione. La fragilità delle infrastrutture, anche quelle apparentemente minori come una semplice staccionata, può trasformarsi in una minaccia inaspettata, con conseguenze devastanti.Questo tragico episodio ci ricorda, con amarezza, la potenza della natura e l’importanza di una costante vigilanza in ambienti montani, dove la bellezza del paesaggio convive con potenziali pericoli. La comunità locale è sconvolta, unita nel cordoglio per la perdita di una persona cara e nel pensiero per il dolore dei familiari. La Val di Zoldo, un tempo luogo di gioia e scoperta, oggi si veste di lutto, testimone silenziosa di una perdita incolmabile.
Tragedia in Dolomiti: Morta escursionista a Val di Zoldo
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