L’arresto di un uomo di 40 anni, originario di Napoli, ha getto luce su una spietata rete di truffe perpetrate ai danni di anziani in diverse città del nord Italia.
La vicenda, culminata con la sua cattura alla stazione ferroviaria di Padova, evidenzia una strategia criminale mirata e una pericolosa capacità di manipolazione emotiva.
L’uomo, gravato da precedenti penali, ha utilizzato la tecnica del “falso avvocato” per ingannare le sue vittime, presentandosi come un professionista incaricato di gestire emergenze finanziarie o legali urgenti.
In un caso, una donna di 80 anni è stata indotta a consegnare 800 euro, preziosi d’oro e la sua carta bancomat con relativo PIN, consentendo al truffatore di prelevare ulteriori 2.000 euro dal suo conto.
La denuncia immediata della vittima, che ha prontamente contattato il 113, ha permesso alla squadra Mobile di Padova di rintracciare il sospettato.
Le indagini successive hanno rivelato una escalation di reati simili, con una seconda vittima, una donna di 90 anni, che aveva subito una perdita di 250 euro in contanti, unitamente a tre fedi nuziali e un orologio.
Il modus operandi si è dimostrato costante: la creazione di una falsa urgenza, l’utilizzo di un linguaggio persuasivo e l’ottenimento di beni di valore e accesso a risorse finanziarie.
Le azioni criminali non si sono limitate al territorio padovano.
L’uomo aveva già messo a segno tre truffe tra marzo e aprile 2025 a Villafranca di Verona, Verona e Brescia, attirando l’attenzione della Squadra Mobile di Padova, che lo aveva già indagato nel mese di aprile precedente per un tentativo di estorsione a un’anziana residente a Brusegana, a cui era riuscito a sottrarre monili d’oro per un valore stimato di 10.000 euro.
L’arresto, convalidato dal giudice, ha portato all’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto, un provvedimento necessario per proteggere potenziali vittime e interrompere la pericolosa attività del criminale.
Questo episodio solleva interrogativi urgenti sulla vulnerabilità degli anziani, spesso presi di mira per la loro presunta solitudine e fiducia, e sull’importanza di campagne di sensibilizzazione e di un rafforzamento dei controlli per contrastare queste forme di criminalità predatoria, che ledono non solo il patrimonio delle vittime, ma anche il loro senso di sicurezza e dignità.