Nel cuore della Val di Genova, un territorio alpino di straordinaria bellezza ma anche di delicate fragilità ambientali, un evento inatteso ha interrotto la quiete pomeridiana.
Una turista di 59 anni, originaria di Pressana, in provincia di Verona, ha riportato gravi lesioni a seguito di una caduta accidentale lungo il corso del Rio di Folgorida, in prossimità della celebre cascata omonima, in un tratto impervio e roccioso nei pressi della località di Ragada, nel Trentino orientale.
L’allarme è scattato intorno alle ore 15:00, generato da una chiamata al Numero Unico di Emergenza 112 effettuata da un testimone presente sul posto, che ha assistito, impotente, alla dinamica dell’incidente.
La Centrale Unica di Trentino Emergenza, dopo aver ricevuto la segnalazione, ha immediatamente attivato il protocollo di soccorso, richiedendo l’intervento specialistico della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, un’unità operativa particolarmente esperta nell’operare in ambienti alpini complessi e impervi.
La squadra di soccorso, coadiuvata dal personale sanitario, si è prontamente diretta verso la zona dell’incidente, affrontando un percorso accidentato e tecnicamente impegnativo, tipico del territorio montano.
Giunti sul posto, i soccorritori hanno condotto una rapida valutazione delle condizioni fisiche della donna, evidenziando la gravità del trauma cranico subito.
La necessità di immobilizzare la paziente, al fine di prevenire ulteriori danni alla colonna vertebrale, ha imposto l’utilizzo di una barella spinale, un dispositivo medico essenziale in questi contesti.
Considerata la delicatezza della situazione e la potenziale criticità delle lesioni riportate, è stata disposta l’evacuazione aerea mediante elicottero.
Il trasferimento all’Ospedale Santa Chiara di Trento, un centro di riferimento per le emergenze mediche, ha permesso di garantire alla donna un accesso rapido a cure specialistiche e a una diagnostica avanzata.
L’incidente, purtroppo frequente in territori alpini, sottolinea l’importanza di una costante attenzione alla sicurezza, della conoscenza dei rischi ambientali e della preparazione di un sistema di soccorso efficiente e altamente specializzato, capace di rispondere tempestivamente e con professionalità a situazioni di emergenza.
L’episodio, inoltre, pone l’accento sulla vulnerabilità umana di fronte alla potenza della natura, ricordando che la fruizione del paesaggio montano richiede rispetto, prudenza e consapevolezza dei limiti individuali.