Si è inaugurata oggi a Venezia la decima edizione dello Strategy Innovation Forum (Sif), il più autorevole think tank italiano focalizzato sull’innovazione strategica, promosso dalla Fondazione Università Ca’ Foscari e ospitato all’Auditorium Santa Margherita.
L’evento si configura come un punto di incontro cruciale per leader aziendali, ricercatori, investitori e rappresentanti del mondo accademico, un crocevia di idee volto a plasmare il futuro del business.
Quest’anno, il Sif esplora un tema di urgente rilevanza: la biodiversità come potente motore di innovazione strategica.
Lungi dall’essere un mero imperativo etico o ambientale, la ricchezza e la complessità degli ecosistemi vengono qui reinterpretate come fonti inesauribili di ispirazione per nuovi modelli di business, processi e prodotti.
Questo approccio radicale si articola in quattro paradigmi chiave, mutuati direttamente dai principi che regolano il mondo naturale: la fragilità, che invita a riconoscere e gestire l’incertezza; la resilienza, la capacità di riprendersi da shock e perturbazioni; la robustezza, la stabilità di fronte a condizioni avverse; e, infine, l’antifragilità, la proprietà di rafforzarsi attraverso il caos e le sfide.
Ogni paradigma non è concepito come una categoria isolata, ma come un’intersezione dinamica tra diversi attori – istituzioni di ricerca all’avanguardia, startup innovative, aziende consolidate con una profonda esperienza, e complessi ecosistemi di business – e una combinazione di finalità che spaziano dal monitoraggio e ripristino degli ambienti naturali alla conservazione e trasformazione di risorse e processi.
La transizione verso un’economia ispirata alla biodiversità richiede un approccio multidisciplinare, integrando competenze scientifiche, tecnologiche, organizzative e strategiche.
L’apertura dei lavori è stata affidata a Claudio Bagnoli, direttore scientifico dello Sif e professore ordinario di Innovazione Strategica presso la Venice School of Management di Ca’ Foscari.
Bagnoli ha riaffermato la missione fondante del Forum: colmare il divario tra la ricerca universitaria e le esigenze del mondo aziendale, offrendo un serbatoio di pensiero originale e proattivo.
“Il nostro obiettivo,” ha dichiarato, “è affrontare tematiche che si discostano dai percorsi convenzionali, stimolando una riflessione profonda e orientata all’azione.
“Il Sif si pone ora l’ambizioso obiettivo di catalizzare investimenti concreti in progetti legati alla biodiversità, favorendo la sinergia tra startup, aziende consolidate e investitori finanziari.
Questo approccio integrato mira a creare un ecosistema virtuoso, capace di generare nuove imprese e opportunità di crescita, contribuendo a un futuro più sostenibile e resiliente per tutti.
L’edizione 2025 rappresenta un punto di svolta, un invito a riscoprire il potenziale inesplorato della natura come fonte inesauribile di innovazione e progresso.