giovedì 2 Ottobre 2025
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Venezia, Onda di Solidarietà per Gaza: Presidio e Appelli

Un’onda di solidarietà ha travolto Venezia, con una folta partecipazione pubblica che si è concentrata in riva dei Sette Martiri, a Castel, di fronte al monumento alla Partigiana.

La mobilitazione, spontanea e sentita, ha voluto esprimere vicinanza e supporto alla Global Sumud Flotilla, i cui membri sono stati intercettati e detenuti dalle forze armate israeliane durante una missione umanitaria volta a rompere il blocco di Gaza.

La composizione del corteo rifletteva una variegata gamma di sensibilità e generazioni: studenti universitari, animati da un fervore ideale e da una profonda preoccupazione per i diritti umani, si sono affiancati a esponenti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e militanti di Rifondazione Comunista, portando striscioni e bandiere che inneggiavano alla pace e alla giustizia.
L’iniziativa, promossa dal Cso Morion, si inserisce nel contesto di uno sciopero generale nazionale per la Palestina, indetto per il giorno seguente, venerdì 3 ottobre, dai sindacati Cgil e da altre sigle di base.

L’atmosfera era permeata da un senso di rabbia e frustrazione per le continue violazioni del diritto internazionale e per la sofferenza del popolo palestinese.

Durante il presidio, alcuni attivisti hanno lanciato un appello esplicito a intensificare la mobilitazione, proponendo un blocco del traffico sul ponte translagunare, cruciale collegamento tra la città lagunare e la terraferma, come atto di disobbedienza civile e di pressione politica.
Il corteo, per le vie del sestiere, ha poi raggiunto un importante punto di convergenza: il presidio del personale sanitario impegnato a supportare l’assistenza medica a Gaza, collocato di fronte all’ospedale civile.

Quest’azione simbolica sottolinea l’urgente necessità di garantire l’accesso ai servizi sanitari essenziali per la popolazione civile intrappolata nel conflitto, evidenziando la dimensione umanitaria della questione e la responsabilità della comunità internazionale nel mitigare le conseguenze della crisi.
La manifestazione veneziana si configura, pertanto, non solo come atto di solidarietà, ma anche come richiamo a un impegno concreto per la pace e la giustizia globale, rafforzando il dibattito pubblico e sollecitando azioni concrete a favore dei diritti del popolo palestinese.

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