domenica 24 Agosto 2025
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Venezia

Venezia: Selfie e Gondole, un Equilibrio Precario

La serenità idilliaca di Venezia, un tempo intrisa di leggende e sussurri d’acqua, è periodicamente interrotta da incidenti che mettono in luce una tensione crescente tra la tradizione e la fruizione turistica contemporanea.
Un nuovo episodio, verificatosi oggi in un intricato canale interno, ha visto una gondola, simbolo iconico della città lagunare, ribaltarsi, catapultando gondoliere e passeggeri in un bagno inaspettato.
L’evento, prontamente documentato e virale sui social media, non è un’anomalia, ma piuttosto un sintomo di un problema più ampio.
Le cause, seppur apparentemente banali – un movimento improvviso dei passeggeri alla ricerca dell’angolazione perfetta per un selfie o un video – celano una più complessa dinamica.
L’ossessione per la rappresentazione digitale, per la creazione di un’immagine “instagrammabile”, spesso prevale sul rispetto per l’equilibrio precario che caratterizza la navigazione in queste imbarcazioni secolari.
Questi episodi, come quello verificatosi a maggio sul Canal Grande, nei pressi del celebre Ponte di Rialto, non sono semplici disgrazie; rappresentano una sfida per la salvaguardia di un patrimonio culturale e materiale inestimabile.

La memoria collettiva veneziana, fatta di secoli di artigianato, di conoscenza del territorio e di un profondo legame con l’acqua, si scontra con l’urgenza comunicativa e la performance identitaria del turismo di massa.
L’immagine dei turisti in preda al panico, aggrappati a qualsiasi appiglio per evitare il contatto con l’acqua, si contrappone alla visione romantica e atemporale che Venezia suscita nell’immaginario popolare.
Questi momenti, assistiti da un pubblico di spettatori spesso sorpresi e coinvolti, vengono catturati dalle telecamere di sicurezza e dai dispositivi mobili, amplificando la loro risonanza mediatica e la loro capacità di generare discussione.

La delicatezza dell’equilibrio in gondola, un’arte che richiede anni di apprendimento e una profonda conoscenza delle correnti e dei venti, è messa a dura prova dalla dinamica del turismo odierno.
La necessità di sensibilizzare i visitatori al rispetto delle regole di comportamento a bordo, all’importanza di preservare la sicurezza e la dignità di questa tradizione, si fa sempre più impellente.

Si tratta di un appello alla responsabilità, un invito a recuperare un rapporto più consapevole e rispettoso con la bellezza fragile e unica di Venezia.

La città lagunare, custode di un’eredità millenaria, chiede a gran voce un cambio di paradigma nel modo di viverla e fruirne.

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