A Este, nel Padovano, si chiude un capitolo controverso legato al mondo delle videolottery, con conseguenze economiche rilevanti e implicazioni che sollevano interrogativi sulla gestione e il controllo degli esercizi di gioco lecito.
La decisione, sancita da una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Veneto, conferma la legittimità della revoca della licenza e della conseguente chiusura di un locale, precedentemente gestito da cittadini di origine cinese, che in passato aveva movimentato ingenti somme – un milione di euro mensili prelevati a beneficio dei clienti – alimentando sospetti e sollevando un’indagine approfondita.
La vicenda, ufficialmente resa nota dalla Questura il 22 settembre, si inserisce in un quadro più ampio di controlli sempre più stringenti sugli esercizi di gioco, in un’ottica di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata.
La decisione del TAR giunge a coronare un iter giudiziario complesso, segnato da una precedente sospensiva ottenuta dalla società ricorrente il 5 settembre, che aveva temporaneamente bloccato l’efficacia della sentenza del 15 luglio che ordinava la chiusura.
L’inchiesta, condotta dalla Divisione Polizia Amministrativa, era scaturita da un’analisi dei flussi finanziari dell’esercizio, che presentavano anomalie significative e destavano seri sospetti.
La Questura, nell’atto di revoca, aveva espresso timori concreti che le ingenti somme di denaro movimentate potessero essere funzionali a operazioni di riciclaggio di proventi illeciti, configurando potenziali reati di vasta portata.
La sentenza del TAR ha pienamente avallato tale valutazione, riconoscendo alla Questura la piena legittimità del suo operato e confermando la sussistenza di elementi sufficienti a giustificare il provvedimento di chiusura.
La decisione giudiziaria non si limita a sancire la chiusura dell’esercizio, ma impone anche alla società ricorrente il pagamento di una sanzione pecuniaria, costituita dalle spese legali sostenute e da una somma di 2.000 euro a favore del Ministero dell’Interno.
La notifica formale della sentenza, avvenuta ieri, ha reso definitiva la chiusura della videolottery, segnando un duro colpo per l’attività e sollevando interrogativi sul futuro di altri esercizi che potrebbero essere oggetto di controlli simili.
L’episodio pone l’accento sulla crescente complessità della regolamentazione del gioco lecito e sulla necessità di un monitoraggio costante e accurato dei flussi finanziari, al fine di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata e tutelare la legalità.
La vicenda di Este rappresenta un campanello d’allarme e un monito per tutti gli operatori del settore, ricordando che la trasparenza e la conformità alle normative sono imprescindibili per garantire la sostenibilità e l’integrità del sistema.








