Un’ondata di entusiasmo ha travolto Algeri, segnando un debutto memorabile per la Fondazione Arena di Verona e la sua iniziativa di promozione internazionale dell’opera.
L’evento, che ha visto il teatro algerino gremito con oltre 1.400 spettatori, non si è limitato a una semplice esibizione, ma si è configurato come un ponte culturale, un segnale tangibile della vocazione dell’Arena a catalizzatore di dialogo e cooperazione tra nazioni.
Questa tappa, parte di un più ampio progetto volto a rafforzare la presenza culturale italiana nel mondo, ha testimoniato come l’opera, al di là delle barriere linguistiche e geografiche, continui a esercitare un fascino universale.
Il palcoscenico algerino ha ospitato un cast di voci eccezionali: Eleonora Bellocci, Francesco Meli, Marta Torbidoni e Gezim Myshketa, magistralmente accompagnati al pianoforte dalla sovrintendente Cecilia Gasdia.
Il repertorio, un viaggio attraverso alcuni dei più iconici capolavori del melodramma italiano, ha offerto un’ampia panoramica del genio musicale italiano, da Verdi con le arie indimenticabili de *La Traviata*, *La Bohème*, *Aida* e *Tosca*, fino all’intensità emotiva di *Andrea Chénier*.
L’iniziativa, orchestrata dall’Opera di Algeri in stretta collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, ha ricevuto il sostegno fondamentale del Ministero della Cultura italiano, sottolineando l’importanza strategica di tale impegno.
Oltre all’esecuzione, la sovrintendente Gasdia, insieme al cast, ha dedicato tempo e passione ad un’intensa masterclass, coinvolgendo giovani studenti dai 6 ai 17 anni, già immersi nello studio del canto e del pianoforte.
Questa esperienza formativa ha rappresentato un investimento nel futuro della musica, contribuendo a coltivare nuove generazioni di artisti e appassionati.
“L’accoglienza è stata straordinaria, un vero abbraccio culturale,” ha commentato Cecilia Gasdia, evidenziando il profondo legame tra il pubblico algerino e l’opera italiana.
“L’opera ha la capacità unica di trascendere confini, unendo persone di culture diverse in un’esperienza emotiva condivisa.
Questo evento conferma l’interesse globale per il nostro patrimonio artistico e la potenza della cultura come motore di coesione, dialogo e sviluppo di relazioni istituzionali durature.
” L’entusiasmo manifestato dai giovani studenti, testimoniato dalla folla di ragazzi presenti alla serata, è una promessa di un futuro radioso per la musica e un invito a ritornare presto in Algeria, rafforzando ulteriormente il legame tra le due culture.
L’evento ha dimostrato come la musica, e in particolare l’opera, possa essere un potente strumento di diplomazia culturale, favorendo la comprensione reciproca e la costruzione di ponti tra popoli.






