A un appello urgente e commosso, un grido di allarme che si propaga attraverso i canali della creatività e dell’impegno civile.
Centinaia di voci, autorevoli e influenti nel panorama artistico e culturale italiano e internazionale, si uniscono sotto la bandiera V4P (Venice4Palestine) per sollevare un velo di silenzio, denunciando con chiarezza e coraggio la tragica realtà che si consuma a Gaza e in tutta la Palestina.
Non si tratta di una semplice dichiarazione, ma di una lettera aperta che si rivolge direttamente alle istituzioni chiave del cinema, dell’arte, della cultura e della formazione, esortandole a un posizionamento etico inequivocabile.
L’obiettivo è rompere l’inerzia dell’indifferenza, promuovere una riflessione profonda e stimolare un’azione concreta di sostegno alla popolazione palestinese, vittima di una spirale di violenza che rischia di cancellare un’identità culturale millenaria.
La gravità della situazione, caratterizzata da atti di genocidio e pulizia etnica perpetrati dal governo e dall’esercito israeliani, impone un dovere morale di denuncia, un impegno a non rimanere spettatori passivi di una catastrofe umanitaria.
La lettera mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, a promuovere il dialogo e a sollecitare un intervento diplomatico efficace per porre fine a un conflitto che ha radici storiche complesse ma che, nella sua attuazione attuale, rivela una drammatica disuguaglianza di forze e una profonda ingiustizia.
Il peso di questa iniziativa è amplificato dai nomi che vi hanno apposto la propria firma: figure di spicco nel cinema italiano e internazionale, artisti che hanno saputo, con le loro opere, interpretare la condizione umana, interrogare le coscienze e ispirare il cambiamento.
Tra questi, emergono Marco Bellocchio, autore impegnato e voce critica, Laura Morante, interprete versatile e portavoce di valori umanitari, Abel Ferrara, regista iconoclasta e testimone dei margini della società, Alba e Alice Rohrwacher, cineaste sensibili alle fragilità del mondo, Toni e Peppe Servillo, attori e registi capaci di coniugare arte e impegno civile, Matteo Garrone, regista acclamato per la sua capacità di raccontare le realtà nascoste, Valeria Golino, attrice e regista dalla sensibilità profonda, Fiorella Mannoia, cantante e artista impegnata in cause sociali.
La lettera V4P non è un atto isolato, ma parte di un movimento più ampio che coinvolge intellettuali, artisti e attivisti di tutto il mondo, animati dalla volontà di contrastare l’ingiustizia, promuovere la pace e difendere i diritti umani.
Rappresenta un appello a non dimenticare, a non tacere e a non accettare passivamente la distruzione di un popolo e della sua cultura.
È un inno alla speranza, un invito a costruire un futuro di giustizia, equità e solidarietà per tutti.