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sabato 8 Novembre 2025

Battiato alla Biennale: Un Viaggio Sonoro tra le Isole dell’Anima

Un Viaggio Sonoro tra le Isole dell’Anima: “Arcipelago Battiato” alla Biennale di VeneziaNell’ottantesimo anniversario della nascita di Franco Battiato, la Biennale di Venezia offre un’esperienza immersiva e suggestiva: “Arcipelago Battiato”, un progetto speciale che si dispiega come un mosaico sonoro all’interno del Teatro alle Tese dell’Arsenale.

Più che un semplice concerto, si tratta di una rilettura musicale e scenica, un percorso attraverso l’opera di un artista che ha saputo coniugare musica, filosofia, scienza e spiritualità, lasciando un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano.

Malika Ayane, voce intensa e versatile, incarna lo spirito di Battiato, supportata da un ensemble di musicisti di altissimo livello: Leonardo Marino al pianoforte e alle tastiere, Flavio Virzi alla chitarra, Simone Beneventi alle percussioni, Silvia Mandolini al violino, Elide Sulsenti al violoncello e il polistrumentista Diego Ronzio.
La regia di Antonello Pocetti e Antonino Viola, insieme alla cura scenica, definisce un’architettura visiva che amplifica l’impatto emotivo delle musiche.
Michele Tadini, compositore e curatore del progetto, insieme a Thierry Coduys, dirige la complessa tessitura elettronica che avvolge e valorizza le opere originali, reinterpretandole in chiave contemporanea.

Il progetto non si limita a riproporre brani noti, ma ne esplora le profondità, svelandone nuovi significati attraverso trascrizioni, arrangiamenti innovativi e rielaborazioni creative.
Come sottolinea Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale, Battiato è stato “l’innamorato dell’Amato”, un ricercatore instancabile di bellezza e trascendenza, capace di trasformare l’esperienza umana in poesia sonora.
Il repertorio abbraccia un arco temporale ampio, dalle prime sperimentazioni elettroniche, con brani pionieristici come “Pollution” e “Sequenze e frequenze”, alle composizioni più mature, come “Come un cammello in una grondaia”, che fonde influenze classiche con un’elettronica raffinata, passando per “L’ombrello e la macchina da cucire”, frutto della profonda collaborazione intellettuale con Manlio Sgalambro.
Non mancano brani come “Fleurs”, un dialogo intenso tra pianoforte e quartetto d’archi, e opere più recenti come “Joe Patti’s Experimental Group”, che segnano un ritorno alle origini elettroniche dell’artista.

La sfida, come spiega Tadini, è stata quella di rimanere fedeli all’essenza dei brani, onorandone l’origine e il significato intrinseco, ma allo stesso tempo permettendosi di svilupparli, di farli propri, di creare nuove forme espressive.
Il processo creativo è stato descritto come un “flusso ininterrotto di note”, una continua interazione tra la voce straordinaria di Malika Ayane e la manipolazione elettronica, che ha portato alla luce un’opera nuova, ricca di suggestioni e di profondità.

“Arcipelago Battiato” si configura quindi come un omaggio sentito e originale, un viaggio emozionante attraverso l’opera di un artista unico, capace di illuminare i sentieri dell’anima con la potenza della musica.

Un evento realizzato in collaborazione con la casa editrice SZ Sugar, che segue la lectio magistralis di Massimo Cacciari e conferma l’impegno della Biennale di Venezia verso l’esplorazione delle grandi tematiche del nostro tempo.

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