Venezia, un crocevia di pensiero e innovazione: la Biennale Architettura 2025 celebra l’intelligenza collettiva e guarda al futuroLa recente conclusione della Biennale Architettura 2025, intitolata “Intelligens.
Naturale.
Artificiale.
Collettiva” a cura di Carlo Ratti, ha segnato un traguardo significativo, con un numero record di 298.000 biglietti venduti, un aumento del 5% rispetto all’edizione precedente.
A questa cifra si aggiungono le 17.584 presenze durante i giorni di pre-apertura, consolidando la posizione di questa edizione come la più visitata nella storia della Biennale, superando persino i risultati eccezionali del 2021.
Il pubblico, composto per metà da visitatori internazionali e per metà italiani, ha risposto con entusiasmo al tema proposto, evidenziando un forte interesse verso le riflessioni sull’architettura del futuro e sul rapporto tra uomo, natura e tecnologia.
Un dato particolarmente incoraggiante è la significativa presenza di giovani under 26, che hanno rappresentato il 28% del pubblico totale, testimoniando l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nel dialogo sull’ambiente costruito.
L’iniziativa “Progetto Categorie Fragili” per la Biennale Accessibile ha visto la partecipazione di 996 persone, distribuite in 71 gruppi, sottolineando l’impegno della Biennale a rendere l’arte e l’architettura fruibili a tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni.
L’Arsenale e i Giardini della Biennale di Venezia sono stati per mesi un laboratorio di idee e un punto d’incontro per ricercatori, professionisti e famiglie, animati dalla Mostra di Architettura di Carlo Ratti e dalle stimolanti iniziative del Gens Public Programme.
Quest’ultima ha offerto al pubblico strumenti indispensabili per decifrare le complessità del nostro tempo, promuovendo un apprendimento attivo e partecipativo.
La chiusura della Mostra Internazionale di Architettura giunge in un momento di rinnovamento per i Giardini, con il Padiglione Centrale in fase di restauro per il 2026, un’occasione per restituirlo al pubblico in una veste rinnovata.
Come ha sottolineato il presidente Pietrangelo Buttafuoco, la Biennale appartiene ora al futuro, un futuro che richiede l’impegno di un’umanità dotata di intelligenza.
Carlo Ratti ha enfatizzato come il tema della Biennale sia un invito urgente a mobilitare ogni forma di intelligenza disponibile per affrontare la sfida del cambiamento climatico, proponendo una radicale revisione del nostro rapporto con il territorio e il patrimonio costruito.
È necessario frenare il consumo di suolo, adattare gli edifici esistenti alle nuove condizioni ambientali e, soprattutto, correggere gli errori del passato recente.
Il successo della Biennale dipenderà dalla capacità di tradurre queste riflessioni in pratica professionale, promuovendo un approccio innovativo e sostenibile all’architettura.
In un’epoca dominata dalla velocità comunicativa, Ratti ha aggiunto, non è sufficiente esporre opere; è cruciale creare spazi che favoriscano la nascita di nuova conoscenza e la condivisione di esperienze.
Il riconoscimento del Leone d’Oro alla Carriera è stato assegnato alla filosofa statunitense Donna Haraway, figura di riferimento nel pensiero contemporaneo, mentre il Leone d’Oro Speciale alla Memoria è stato dedicato all’architetto italiano Italo Rota, scomparso tragicamente all’inizio del 2024.
Un gesto di commozione e riconoscimento verso un intellettuale e un artista che ha lasciato un segno profondo nel panorama culturale italiano.
Un’iniziativa di grande valore sociale ha visto la partecipazione di tre detenuti provenienti da istituti penitenziari di Venezia, Padova e Treviso, coinvolti in attività lavorative nell’ambito di un progetto pluriennale, frutto della collaborazione tra la Biennale di Venezia, le carceri veneziane e l’associazione Seconda Chance.
Questo progetto testimonia l’impegno della Biennale a promuovere l’inclusione e la riabilitazione attraverso l’arte e il lavoro.
La Mostra Internazionale ha visto la partecipazione di 758 architetti provenienti da tutto il mondo, con 303 progetti presentati e 2 progetti speciali, che hanno contribuito a creare un panorama ricco e diversificato di idee e soluzioni per l’architettura del futuro.






