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domenica 9 Novembre 2025

Campiello: Wanda Marasco vince al fotofinish, un verdetto popolare.

La sessantatreesima edizione del Premio Campiello si è conclusa con una vittoria inaspettata, un verdetto arduo che ha visto Wanda Marasco trionfare con il suo romanzo “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza) per un margine di soli otto voti, raccogliendo 86 preferenze su 282 espresse dalla Giuria Popolare di Lettori Anonimi.

Un risultato che sottolinea la crescente influenza del giudizio popolare nella selezione letteraria, un’evoluzione significativa rispetto al passato in cui l’autorevolezza critica dettava spesso i canoni.
La competizione, quest’anno, si è configurata come un duello serrato, raramente testimoniato in precedenti edizioni, tra Marasco e Fabio Stassi, autore di “Bebelplatz” (Sellerio), giunto secondo con 83 voti.

Questa vicinanza nel punteggio rivela una profonda spaccatura di gusti e sensibilità all’interno della giuria, evidenziando la difficoltà di stabilire un’unica interpretazione della qualità letteraria e la ricchezza di prospettive che anima il panorama contemporaneo.

La vicinanza tra i due contendenti suggerisce, inoltre, una convergenza tematica o stilistica che ha stimolato un dibattito acceso tra i lettori.

La classifica completa offre un quadro più ampio della diversità di proposte che hanno concorso.

Monica Pareschi con “Inverness” (Polidoro) si è posizionata al terzo posto con 58 voti, un risultato che testimonia la sua capacità di creare atmosfere evocative e personaggi memorabili, pur non riuscendo a conquistare il primato.

Alberto Prunetti, con “Troncamacchioni” (Feltrinelli), si è classificato al quarto posto, ottenendo 36 voti, un segnale che la sua narrazione, forse più complessa e sperimentale, ha trovato un pubblico ristretto ma attento.

Infine, Marco Belpoliti, con “Nord Nord” (Einaudi), si è piazzato all’ultimo posto con 19 voti, un risultato che non sminuisce il valore della sua opera, spesso caratterizzata da una ricerca linguistica originale e da una profonda riflessione sull’identità e la memoria.
La vittoria di Wanda Marasco e la competizione accesa tra i finalisti confermano la vitalità del Premio Campiello, un’istituzione che, da anni, contribuisce a promuovere la lettura e a valorizzare il talento letterario italiano, riflettendo le complesse dinamiche del dibattito culturale contemporaneo e il ruolo sempre più centrale del lettore nel processo di valutazione della letteratura.

Il risultato finale, con un margine così esiguo, non è solo un dato numerico, ma l’espressione di un dibattito profondo e di una pluralità di voci che animano il panorama letterario italiano.

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