Il bicentenario della nascita di Louis-Auguste-Florimond Ronger, meglio noto come Hervé, rappresenta un’occasione imperdibile per riscoprire una figura cruciale del panorama musicale francese del XIX secolo, spesso eclissata dalla più ampia fama del rivale Jacques Offenbach.
Palazzetto Bru Zane, istituzione di riferimento per la valorizzazione del patrimonio musicale romantico francese (1790-1920), celebra questo anniversario con “Parigi Romantica Pop”, un festival che promette di illuminare la brillante, e a tratti geniale, produzione di un compositore poliedrico, attore e impresario teatrale.
Hervé (1825-1892) fu un innovatore, un abile tessitore di melodie orecchiabili e storie leggere, ma con una profondità e un’acutezza d’osservazione che trascendono i confini del genere “leggero” in cui viene convenzionalmente collocato.
Palazzetto Bru Zane, in un percorso di riscoperta durato anni, ha già restituito al pubblico opere dimenticate come “I Cavalieri della Tavola Rotonda”, “Mam’zelle Nitouche”, “Il Compositore Stravagante”, “Il Ritorno di Ulisse”, “V’lan dans l’œil”, “Moldave et Circassienne”, rivelando la sua straordinaria capacità di combinare umorismo, satira sociale e una raffinata eleganza musicale.
Il festival “Parigi Romantica Pop” si articola in un programma diversificato che include sette concerti e due conferenze.
L’anteprima, il 18 settembre, offrirà un assaggio del vibrante contesto musicale parigino tra il 1850 e il 1920, attraverso estratti significativi di operette di Hervé, Roger, Offenbach, Lecocq e Messager, interpretati dal soprano Anaïs Merlin, accompagnata al pianoforte da Maguelone Parigot.
L’inaugurazione, il 27 settembre, si svolgerà nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista, con un approfondimento dello stesso repertorio eseguito dal Quatuor Opale e dal pianista Emmanuel Christien.
Il 28 ottobre, per la conclusione, Astrig Siranossian al violoncello e Félicien Brut alla fisarmonica offriranno un concerto che celebra uno strumento, la fisarmonica, che nel XIX secolo animava i salotti aristocratici, prima di assumere la connotazione più popolare che gli è associata oggi.
Le due conferenze, arricchiscono il festival, con un focus particolare sulla figura di Hervé e sul suo contributo allo spirito francese, il 14 ottobre, e, in collaborazione con il Museo nazionale Collezione Salce di Treviso e il ministero della Cultura, una riflessione sull’evoluzione e l’impatto degli artisti che hanno segnato la storia della grafica pubblicitaria, dal contesto parigino all’influenza in Italia.
Il festival non è solo una celebrazione di un compositore, ma un viaggio nel cuore della Parigi del XIX secolo, un’epoca di fermento artistico e sociale, dove l’operetta si configurava come specchio di un’intera società in trasformazione.