L’avvento dell’intelligenza artificiale non è una semplice evoluzione tecnologica, ma una vera e propria metamorfosi che investe il panorama audiovisivo, ponendo interrogativi complessi e richiedendo un ripensamento strutturale del nostro approccio creativo e produttivo.
L’Anica, consapevole della portata di questa trasformazione, si propone come piattaforma di dialogo e condivisione, un crocevia dove voci diverse – professionisti, creativi, tecnici, legislatori – possano confrontarsi, analizzare e plasmare il futuro di un settore in rapida evoluzione.
Lungi dall’essere un mero strumento di automazione, l’IA si sta insinuando in ogni anello della catena di produzione audiovisiva.
Dalla genesi di una narrazione, dove algoritmi possono suggerire trame, sviluppare personaggi o persino generare bozze di sceneggiatura, fino alla post-produzione, con applicazioni che spaziano dal restauro di archivi storici alla creazione di effetti speciali sempre più realistici e accessibili, l’influenza dell’IA è ormai tangibile.
Consideriamo, ad esempio, la possibilità di creare *digital doubles* virtuali per sostituire attori in scene pericolose o complesse, o l’utilizzo di algoritmi di *machine learning* per ottimizzare il montaggio e la colonna sonora, adattandole automaticamente alle preferenze del pubblico.
Questa profonda integrazione solleva questioni etiche, legali ed economiche di primaria importanza.
Come proteggere il diritto d’autore quando un’opera è generata o co-generata da un’IA? Quali sono le implicazioni per l’occupazione nel settore, considerando l’automazione di compiti tradizionalmente svolti da professionisti? Come garantire la trasparenza nell’utilizzo dell’IA, evitando la creazione di contenuti ingannevoli o manipolatori? E, soprattutto, come preservare la creatività umana, l’ingegno e la sensibilità artistica che rendono unico il cinema italiano e la sua capacità di rappresentare il nostro Paese nel mondo?Il dibattito non può limitarsi a una riflessione teorica, ma deve tradursi in azioni concrete, in linee guida chiare e in una regolamentazione intelligente che favorisca l’innovazione, tutelando al contempo i diritti dei professionisti, la qualità delle opere e la salvaguardia del patrimonio culturale.
È necessario promuovere la formazione e l’aggiornamento delle competenze, affinché i professionisti del settore possano acquisire le conoscenze e gli strumenti necessari per affrontare le sfide dell’era digitale.
Anica, in collaborazione con istituzioni e associazioni di categoria, si impegna a sostenere questo processo, promuovendo la ricerca, l’innovazione e la condivisione di buone pratiche.
L’obiettivo è costruire un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia uno strumento a disposizione della creatività umana, capace di amplificare le nostre potenzialità e di arricchire il nostro panorama audiovisivo, senza compromettere i valori che ci contraddistinguono.
Il cinema, come espressione artistica e culturale, deve rimanere un motore di crescita economica e un veicolo di identità nazionale.