Sotto le luci del Teatro Romano di Verona, dal 12 al 17 agosto, si spalanca un sipario di risate e virtuosismo: sono Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, più comunemente noti come “Trocks”, una compagnia che ha eletto l’arte dell’irriverenza a celebrazione del balletto classico.
Il loro tour internazionale, con unica tappa italiana a Verona, offre un’occasione unica per immergersi in un universo dove la tecnica impeccabile si fonde con un’ironia intelligente, decostruendo con affetto i canoni del balletto tradizionale.
Nati nel 1974, in un contesto artistico off-off-Broadway, i Trocks non sono nati come semplice spettacolo di parodia, bensì come espressione di una passione profonda: quella di danzatori desiderosi di esplorare il balletto attraverso la lente dell’umorismo e della trasformazione.
Cosa che, con il passare del tempo, si è rivelata una formula di successo in grado di travalicare confini culturali e generazionali.
Cinquant’anni di storia, più di 660 città toccate in 43 nazioni, un percorso che testimonia la loro capacità di connettersi con il pubblico attraverso un linguaggio universale di risate e ammirazione.
Il loro spettacolo non è una semplice imitazione, ma una brillante deconstruzione.
I Trocks non si limitano a travestirsi da principesse, cigni, silfidi e damigelle angosciate; si appropriano di questi archetipi, esagerandone le caratteristiche, smontando i cliché e rivelando, con leggerezza, la complessità emotiva e la vulnerabilità che si celano dietro l’apparente perfezione del balletto classico.
L’interpretazione del II atto de “Il Lago dei Cigni”, l’assolo da “La Morte del Cigno” (un omaggio a Anna Pavlova e al suo iconico balletto simbolo), il “Grand Pas de Quatre” – un gala divertissement nato a Londra nel 1845 per celebrare quattro leggendarie ballerine – e “La Notte di Valpurga”, ispirato all’opera del Bolshoi, sono solo alcuni esempi del repertorio che i Trocks ripropongono con un tocco di genio.
L’abilità tecnica, tuttavia, è il fondamento su cui si erge la comicità.
I danzatori, con le loro fisicità maschili avvolte in tutù vaporosi e scarpe da punta giganti, sfidano le leggi della gravità con una grazia sorprendente, dimostrando una padronanza del corpo e una precisione nei movimenti che lasciano senza fiato.
Non si tratta di una parodia grossolana, ma di un atto d’amore verso il balletto, un tributo giocoso che ne celebra la bellezza e la complessità, smontandone i dogmi con intelligenza e affetto.
I Trocks, in definitiva, non solo divertono, ma invitano il pubblico a riscoprire il balletto in una luce nuova, più accessibile e sorprendentemente umana.