domenica 3 Agosto 2025
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Venezia

Maud Giaccari, pioniera dell’arte e del giornalismo, ci lascia.

La Biennale di Venezia piange la scomparsa di Maud Ceriotti Giaccari, figura poliedrica che ha incarnato l’audacia e l’innovazione nel panorama artistico e giornalistico del secondo Novecento.
La sua scomparsa, avvenuta all’età di 87 anni, priva il mondo della sua voce acuta e della sua instancabile dedizione alla ricerca creativa.

Maud Giaccari non fu semplicemente un’artista, ma un’intellettuale impegnata, profondamente radicata nel fermento culturale degli anni Sessanta e Settanta.

Il suo percorso si intrecciò indissolubilmente con quello del marito, Luciano Giaccari, dando vita a un’esperienza pionieristica come Studio 970 2 a Varese.
Questo laboratorio, un vero e proprio epicentro di sperimentazione video, rappresentò una finestra aperta sulle nuove tendenze artistiche europee e internazionali, contribuendo a plasmare il linguaggio audiovisivo italiano.

La sua opera, permeata dalle istanze della Neoavanguardia, trascende le tradizionali categorie artistiche.
Giaccari esplorò il terreno fertile della dematerializzazione dell’opera, sfidando le convenzioni e interrogando il ruolo dell’artista nella società.

Le sue installazioni interattive, gli happening, le azioni performative e le prime sperimentazioni cine-videografiche non furono meri esercizi di stile, ma manifestazioni di una visione critica e innovativa, capaci di coinvolgere attivamente lo spettatore e di stimolare una riflessione profonda sulla natura dell’arte e del reale.
L’impegno civile e politico di Maud Giaccari si concretizzò anche nel mondo dei media.

Nel 1974, insieme a Luciano, contribuì alla nascita di Rtl, una delle prime televisioni libere italiane, un atto di coraggio in un’epoca dominata dalla televisione pubblica.

Successivamente, la direzione di Etl, emittente televisiva libera, le permise di dare voce a nuove prospettive e di promuovere un’informazione indipendente.

Con un’intuizione lungimirante, Maud Giaccari comprese l’importanza di preservare la memoria del suo lavoro e di quello del marito.

Il progetto di riordino e digitalizzazione del Fondo Luciano e Maud Giaccari, avviato in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale, testimonia il suo desiderio di rendere accessibile il loro contributo alle future generazioni.
Questo patrimonio, che spaziano dalle prime sperimentazioni video alle fotografie d’epoca, dalle bozze dei primi programmi televisivi agli scritti teorici, rappresenta una preziosa fonte di ispirazione per artisti, studiosi e appassionati.

La Biennale di Venezia, custode di questa eredità, si impegna a portare avanti il progetto con rinnovata passione, promuovendo iniziative sul territorio di Varese e oltre, per celebrare la figura di Maud Giaccari e per garantire che la sua visione innovativa continui a illuminare il cammino dell’arte contemporanea.

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma la sua opera rimane un faro di creatività e di impegno civile, un invito costante a interrogarci sul nostro tempo e a immaginare un futuro più libero e consapevole.

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