Il Teatro La Fenice, tempio dell’opera e della musica sinfonica, si appresta ad accogliere nuovamente il Maestro Riccardo Muti, un legame profondo e storico che si rinnova il 9 ottobre. L’evento, presentato nell’ambito della ricca stagione lirica, sinfonica e di balletto, rappresenta non solo un concerto, ma una celebrazione di un percorso artistico condiviso, un dialogo continuo tra un interprete di eccezionale caratura e un palco intriso di storia.Muti, figura di riferimento nel panorama musicale contemporaneo, ritorna alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, portando con sé un’eredità di interpretazioni memorabili. Il programma scelto per l’occasione, attentamente calibrato, offre un affresco significativo del classicismo viennese: l’apertura drammatica e vigorosa di *Coriolano* di Beethoven, un’opera spesso trascurata che rivela la sua maestria compositiva; il *Concerto per flauto in re maggiore, K. 314* di Mozart, un capolavoro di eleganza e virtuosismo, affidato all’abile interpretazione solistica di Karl-Heinz Schütz; e, a coronare la serata, la *Settima Sinfonia in la maggiore, op. 92* di Beethoven, un’esplosione di energia e vitalità che incarna l’apice del suo genio sinfonico.Questo concerto si inserisce in una lunga e significativa collaborazione che affonda le sue radici nel lontano 1970, quando un giovane Muti, alla guida dell’Orchestra del Teatro La Fenice e del Coro Filarmonico di Praga, si presentò al pubblico veneziano con opere sacre di Bach e Beethoven. Quel debutto, segnato da una ricerca interpretativa già allora definita, pose le basi per un rapporto di fiducia e ammirazione reciproca. Il ritorno del 2003, durante la riapertura del teatro dopo la devastante ricostruzione, con un concerto che ne sancì la rinascita, è un tassello fondamentale in questo mosaico di collaborazioni. L’evento del 2021, che ha commemorato i cinquant’anni dal debutto veneziano, con l’esecuzione dell’Ouverture *im italienischen Stile* e della Sinfonia *in do maggiore D 944 Grande* di Schubert, testimonia la volontà del Maestro di continuare a condividere la sua visione musicale con il pubblico lagunare, perpetuando una tradizione di eccellenza e rafforzando il legame tra il Teatro La Fenice e uno dei direttori d’orchestra più influenti del nostro tempo. L’appuntamento del 9 ottobre, pertanto, non è solo un concerto, ma un capitolo ulteriore in una storia di passione, dedizione e arte condivisa.
Muti al Teatro La Fenice: un ritorno colto nel segno di Beethoven.
Pubblicato il
